LA SCRITTRICE MOLFETTESE TERESA ANTONACCI VINCE L’OSCAR DEL LIBRO CON IL ROMANZO “QUASI”

molfettateresaantonaccioscarlibroQuasi
Molfetta. Teresa Antonacci è stata premiata durante la prima edizione del Premio Oscar del Libro, andata in scena lo scorso 11 giugno a Trani
Shares

Teresa Antonacci conquista l’Oscar del Libro con “Quasi”, il suo ultimo romanzo pubblicato nel 2020 da Les Flâneurs Edizioni. La scrittrice molfettese è stata protagonista, assieme agli altri autori premiati, della prima edizione del concorso letterario culminato la scorsa domenica 11 giugno con il grande evento organizzato per la premiazione.

A ospitare la kermesse, patrocinata dal Comune di Trani con il supporto dell’associazione Produzione Italia e condotta dai giornalisti Manila Gorio e Attilio Romita, il Palazzo delle Arti Beltrani. La manifestazione ha visto alternarsi sul palco allestito all’interno della corte Davide Santorsola, ospiti tra i più illustri del panorama letterario nazionale contemporaneo.

La giuria della prima edizione dell’Oscar del Libro ha motivato la scelta di insignire la molfettese Teresa Antonacci del prestigioso riconoscimento: «Per aver raccontato le percezioni delle persone neurodiverse, con disturbo dello spettro autistico, attraverso il suo racconto intenso, capace di esorcizzare le paure, creare attenzione sul tema ancora poco discusso e dare speranza per un futuro libero da stereotipi».

“Quasi” infatti racconta la storia di Alina, una donna ormai matura e realizzata che ha fatto pace con il suo dono: la sindrome di Asperger. Dopo la morte dell’amatissimo Nicola e il trasferimento nella casa di dodici stanze, a Polignano, le tocca ricominciare tutto da capo. Dovrà mettere insieme i cocci del passato e provare a costruire una nuova serenità dopo averla rincorsa, raggiunta e ripresa. Ma i déjà vu accadono, e l’amore pure, e lei si troverà di nuovo in balia della sorte, ad accoglierne le svolte inaspettate e le speranze disattese. Perché, come diceva nonno Giuseppe “Dio dà e Dio toglie” e le cose irrisolte della vita prima o poi tornano pressanti.

«È stata una kermesse inaspettata e importante – racconta Teresa Antonaccia cui hanno preso parte tanti ospiti illustri, ciascuno eccellente nel proprio campo. E il senso di questo Oscar del Libro 2023 era proprio questo: premiare le eccellenze che per vari motivi si sono distinte nel panorama nazionale. È stato emozionante ascoltare le motivazioni che hanno accompagnato la mia candidatura al Premio, e salire sullo stesso palco che ha ospitato Matteo Bassetti, Luca Bianchini, Stefano Zurlo, Dario Stefano, Nichi Vendola, Vincenzo Schettini, Gabriella Genisi, per citarne solo alcuni, è stato davvero significativo. Evidentemente sono sulla strada giusta, la mia mission, ovvero parlare di “spettro autistico” con parole semplici, all’interno di storie romanzate avvincenti, è socialmente centrata! Manila Gorio e Attilio Romita sono stati ospiti di casa davvero generosi, ma l’organizzazione tutta è stata precisa e puntuale. Che altro dire? Ad maiora, per questo Oscar neo-nato, e in bocca al lupo a me per il futuro».

Teresa Antonacci nasce a Molfetta, dove vive e lavora come dirigente d’azienda. Inizia a leggere, prima ancora che a scrivere. A tre anni commentava la Divina Commedia e I Promessi Sposi in compagnia di uno zio insegnante. Possiede una biblioteca personale di oltre 7000 titoli, sparsi tra casa paterna e in tutte le stanze della casa in cui vive. Inizia a scrivere ufficialmente nel 2011 e con il libro “Lasciami sognare”, nel 2012 raggiunge un successo inaspettato che apre la sua carriera di scrittrice. All’attivo ha nove pubblicazioni, numerosi premi nazionali e internazionali e con “Quasi” è risultata anche la prima classificata all’edizione 2020 del prestigioso Premio Giovane Holden.

Shares

ULTIME NOTIZIE

SEGNALAZIONI

NEWSLETTER

CRONACA

×