SPIAGGIA MADDALENA, RIQUALIFICAZIONE DEI CANTIERI NAVALI: VERSO IL PROGETTO ESECUTIVO

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Molfetta. Affidata all’ing. Nicolò de Bari l’attività relativa ai calcoli delle strutture e degli impianti, finalizzata alla redazione del progetto esecutivo
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In vista dell’attesa riqualificazione di Spiaggia Maddalena e del trasferimento dell’area dedicata ai cantieri navali in località Secca dei Pali, l’amministrazione comunale ha affidato al professionista molfettese Nicolò de Bari l’attività specialistica relativa ai calcoli delle strutture e degli impianti, finalizzata alla redazione del progetto esecutivo, per un importo complessivo di 31.100 euro.

Autorizzato dalla Soprintendenza ai beni archeologici e paesaggistici della Città Metropolitana di Bari, il progetto di “Manutenzione straordinaria, adeguamento funzionale degli edifici a servizio delle attività di cantieristica navale insistenti in località Spiaggia Maddalena si concentra in particolare sui fabbricati prospicienti lo scalo e il fabbricato dell’ex cantiere navale Cinet-Tattoli.

In concomitanza con l’affido degli studi preliminari al progetto esecutivo, si è tenuto lo scorso 16 giugno l’incontro tra l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Piergiovanni e il Comitato Civico Spiaggia Maddalena, rappresentato da Giulia de Ceglia e Mauro Bufi.

Nel corso dell’incontro l’assessore Piergiovanni è entrato nel merito degli interventi previsti dai due progetti esecutivi in attesa di finanziamento: la riqualificazione dei capannoni ex Cinet per la realizzazione del Museo del Mare e la riqualificazione delle suppigne insistenti su Spiaggia Maddalena. Nessun finanziamento all’orizzonte, invece, per l’ex Ufficio Leva della Capitaneria e per l’area esterna, su cui è prevista la realizzazione del collegamento, con strada e pista ciclabile, tra Banchina San Domenico, Viale dei Crociati e l’appena restaurata Torre Calderina.

«Abbiamo espresso forti perplessità – comunicano dal Comitato Civico – riguardo l’ipotetica convivenza su Spiaggia Maddalena di locali pubblici, strada carrabile, pista ciclabile, il tutto affiancato da un grande cantiere navale/nautico dotato di un impattante travel lift. Impossibile pensare che le norme vigenti sulla sicurezza sul lavoro possano essere rispettate in un luogo aperto al pubblico passaggio! Da cittadini che hanno a cuore l’area dello Scalo sotto il profilo storico, di archeologia industriale, ambientale-paesaggistico, riteniamo fondamentale definire fin da oggi quale sarà il destino degli antichi vasi e scale a pelo d’acqua utilizzati tutt’ora dai Maestri d’ascia per tiro a secco e varo dei pescherecci! Abbiamo infatti suggerito all’Assessore di promuovere la conservazione “almeno” di un tratto di battigia come indispensabile complemento dell’erigendo Museo del Mare, in modo da poter mostrare a turisti e residenti le antiche e sempre valide tecnologie di alaggio e varo. Altro suggerimento è stato quello di preservare alcune suppigne storiche rimaste chiuse da diversi anni, per riprodurre a fini divulgativi “la bottega del Maestro d’ascia molfettese” anche con l’apposizione di antichi attrezzi, abbigliamento e oggetti d’uso comune nello specifico settore manifatturiero».

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