L’AMMINISTRAZIONE TACE ALLA RICHIESTA DI UN CONSIGLIO COMUNALE SULLA SICUREZZA, LA NOTA DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E DI CATEGORIA

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Molfetta. Di seguito la nota a firma dei sindacati CGIL, CISL, UIL e delle organizzazioni di categoria Confesercenti e Confartigianato
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I sindacati e le organizzazioni di categoria CGIL, CISL, UIL, Confesercenti e Confartigianato esprimono il più profondo rammarico nei confronti del presidente del consiglio e del sindaco per la mancata risposta alla richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto sui temi della sicurezza e della socialità.

Correttezza vuole che le figure istituzionali diano risposte alle organizzazioni che rappresentano un gran numero di cittadini ma, a Molfetta, le rappresentanze restano inascoltate e le richieste inevase. Eppure la serie di assalti al comparto del commercio cittadino avrebbero richiesto misure di emergenza ed una azione congiunta tra le istituzioni comunali, la prefettura e le forze dell’ordine insieme alle forze politiche, sindacali ed associazionistiche oltre ad una profonda riflessione sul disagio giovanile e alla situazione sociale in alcune zone di Molfetta.

È sotto gli occhi di tutti il perdurare di fenomeni di sfida manifesta all’ordine e al decoro cittadino (come quello verificatosi ultimamente in Corso Fornari e in altre zone della città) che alcuni, erroneamente, pensavano doversi attenuare dopo l’arresto di delinquenti dediti a furti in appartamenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

Purtroppo Molfetta continua ad essere una città “allegra” dove ogni sera si assiste a fuochi d’artificio e a manifestazioni di illegalità diffusa, dove si continua a spacciare droga, dove la sicurezza non è garantita, dove è frequente la vendita di merci senza autorizzazione e l’occupazione abusiva del suolo pubblico senza alcun intervento delle forze dell’ordine.

Le organizzazioni sindacali e di categoria, con la richiesta di un consiglio comunale monotematico, chiedevano un’azione sinergica di tutte le componenti della società molfettese per far fronte al disagio avvertito da larga parte della popolazione e la predisposizione di un piano di sicurezza integrata che avrebbe coinvolto tutte quelle realtà che, in vario modo, si interessano di sicurezza e socialità.

Il sindaco e il presidente del consiglio comunale non hanno voluto accogliere questa proposta e non si sono nemmeno degnati di dare una risposta motivata del diniego.

Questo è lo stato in cui versa la nostra città dove si rifiuta il confronto con le rappresentanze sociali dove sindaco e maggioranza ritengono di essere autoreferenziali e non dover rispondere ad alcuno se non a se stessi.

I sindacati e le organizzazioni di categoria, per quello che gli compete, continueranno la loro opera di vigilanza e di ascolto per il benessere dei cittadini e della città promuovendo iniziative e formulando proposte che, si spera, in futuro possano avere maggiore ascolto e attenzione.

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