DEHORS PALAZZO DOGANA, IL CENTROSINISTRA CHIEDE LUMI AL SEGRETARIO GENERALE E PRESENTA UN’INTERROGAZIONE CONSILIARE

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Molfetta. Continuano a indagare sulla regolarità del dehors di Palazzo Dogana i consiglieri Domenico Gagliardi, Annamaria Gagliardi e Felice Spaccavento
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Tornano sull’installazione del grande dehors di fronte a Palazzo Dogana i tre consiglieri di centrosinistra Domenico Gagliardi, Annamaria Gagliardi e Felice Spaccavento, che a maggio scorso  hanno sollevato perplessità sulla regolarità autorizzativa della struttura.

«Le forze civiche e politiche L’Alternativa, Molfetta Libera (Area Pubblica-Sinistra Italiana) e Rinascere – si legge nella nota diffusa dai tre consiglieri – si sono prontamente attivate proponendo un “fatto grave” in Consiglio Comunale e procedendo ad una serie accessi agli atti presso gli uffici comunali (che si ringraziano per la disponibilità mostrata) effettuati nei giorni 14/06/2023, 26/07/2023 e 27/07/2023.

Dalla analisi della documentazione emerge l’assenza di un atto autorizzativo finale della Soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari. Il Parere endoprocedimentale n. 0011120 del 05/10/2018 afferma, infatti, che la realizzazione delle opere di cui trattasi sarebbe stata resa possibile esclusivamente in presenza di una preventiva condivisione con la Soprintendenza ed avvenuta approvazione da parte dell’amministrazione del regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche de hors, nonché di verifica di conformità rispetto al Piano regionale delle coste.

In detta nota si precisava, altresì, che in attesa di quanto sopra il termine di 20 giorni previsto dall’art. 11, c. 5 del D.P.R. n.3 1del 13/02/2017 era sospeso e che nel caso la documentazione di cui sopra non fosse pervenuta nel termine indicato, il procedimento sarebbe stato archiviato.

Orbene l’immobile Palazzo ex Dogana Vecchia ha un vincolo diretto L. 1/6/1939 n. 1089 emesso in data 11 settembre 1990 – ed un vincolo paesaggistico (D.M. 12 dicembre 1967) con “dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera e del centro storico nel comune di Molfetta ai sensi della L. 29/6/1939 n.1497”, per cui si è proceduto a fare richiesta al Segretario Comunale di verificare la sussistenza della legittimità della procedura dell’autorizzazione paesaggistica semplificata applicata in questo caso ed autorizzata dalla Commissione locale per il paesaggio in data 27/06/2019 n. 491.

Per quanto attiene l’applicazione del regolamento comunale suddetto emerge che:

  • Palazzo Dogana appartiene all’AMBITO URBANO A (ART. 3 lettera a.) entro cui sono ammesse occupazioni ripotate nell’allegato 8 e definite art. 7 limitatamente a ombrelloni, tende, tavoli, sedie ed elementi di protezione; all’interno del regolamento. È vietata l’installazione di pergotende in ambito A (Capo II art. 8).
  • Le superfici massime autorizzabili, stante l’art 5 comma 5, è di 50 mq (la deroga pandemica non pare applicabile in quanto risulta cessato lo stato di emergenza COVID);
  • Il dehors in oggetto ricade in area demaniale marittima, regolarmente autorizzata con concessione demaniale marittima 01/2019 e 02/2023 in cui si rileva l’impegno del concessionario ad adeguarsi ad eventuali future prescrizioni e ad eventuali difformi disposizioni del Piano dei Dehors. A tal riguardo il Regolamento dei Dehors approvato,  all’art. 5 comma 11 per le richieste di dehors in aree demaniali conferma sia la procedura autorizzativa che le caratteristiche dimensionali  e compositive.
  • Le pedane sono autorizzabili ma l’art. 5 comma 12 rileva che “l’installazione delle suddette pedane non potrà essere invece affatto consentita nei casi in cui vi è la presenza di pavimentazione storica in basole”.

Per queste ragioni i consiglieri Annamaria Gagliardi, Domenico Gagliardi e Felice Spaccavento hanno posto puntuali quesiti al Segretario Comunale nonché proposto interrogazione consigliare chiedendo se:

  • è stato emesso nei termini di legge il provvedimento conclusivo della Sovrintendenza e se lo stesso è stato notificato al richiedente e se quest’ultimo lo abbia trasmesso a codesta PA.
  • se, ancor prima, gli uffici comunali abbiano formalmente invitato alla Sovrintendenza gli atti amministrativi, per la doverosa condivisione da parte dell’ente pubblico e se, conseguentemente siano state formulate osservazioni in proposito.

Questi doverosi controlli e accertamenti sulla regolarità amministrativa del procedimento sono del tutto opportuni in quanto l’area su cui insiste questo dehors è fortemente identitaria per la cultura della città di Molfetta e la presenza di tale manufatto potrebbe compromettere la salvaguardia paesaggistica e la possibilità di fruire della bellezza architettonica di Palazzo Dogana, compromettendo infine l’attrattività turistica del fronte mare e degli insediamenti storici».

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