NETWORK CONTACTS, LICENZIAMENTI PER 280 DIPENDENTI. L’AZIENDA AI SINDACATI: «INTERLOCUTORI INFLESSIBILI »

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Molfetta. Dai vertici di Network Contacts si apprende che saranno gradualmente lasciate le commesse a bassa marginalità economica
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È senza dubbio un ferragosto da incubo per i  280 lavoratori della Network Contacs,  225 a Molfetta e 55 a Concorezzo, raggiunti nei giorni scorsi dalle comunicazioni di licenziamento. La decisione, come spiegano dal consiglio di amministrazione, è stata dettata dalla necessità di ridurre i costi aziendali e dalla impossibilità di individuare un accordo con le sigle sindacali coinvolte nella vertenza, definiti “interlocutori inflessibili”.

Dopo ben 17 incontri svolti con la mediazione delle istituzioni locali e nazionali per riuscire ad individuare una soluzione che non obblighi i lavoratori a sottoscrivere un nuovo accordo aziendale in deroga al CCNL, come accaduto per il triennio precedente, Network Contact ha deciso di adottare, a partire da questo mese, una strategia di de-commitment graduale dalle attività a bassa marginalità economica e di sostituzione con attività adeguatamente remunerate.

Parlano di manipolazione mediatica ai danni del’azienda, di alterazione della realtà che ha seminato odio e di mancata fiducia nella qualità del management, i componenti del Cda Lelio Borgherese, Marco Borgherese, Giulio Saitti, che in una nota chiariscono: «Per le 280 persone a cui, nostro malgrado e con la morte nel cuore, non riusciremo a dare un futuro dobbiamo dire a grandissima voce che abbiamo lottato con le unghie e con i denti per convincere i nostri inflessibili interlocutori che la strada dell’accordo e della pace sociale fosse la strada più giusta ed equilibrata».

La segreteria nazionale SLC CGIL e le rappresentanze sindacali aziendali , nel ricordare il compromesso a ribasso firmato dai dipendenti nel 2019, rimandano al mittente le accuse e dichiarano: «Questi 75 giorni della procedura li utilizzeremo per responsabilizzare gli attori in campo sul problema specifico Molfetta e Concorezzo. Ora ripartiranno gli appelli alla responsabilità. Bene, ne facciamo uno noi di appello: se davvero vogliamo proteggere i lavoratori remiamo tutti dalla stessa parte e spingiamo affinché il Governo prenda in mano la questione complessiva dei customer, a partire dal rapporto con i committenti, spesso assegnatari di licenze governative come WindTre, che continuano a strangolare gli appalti. Lavoreremo fino all’ultimo affinché si apra finalmente un ragionamento serio per dare a questi lavoratori una prospettiva seria. Non lasceremo solo nessuno, non ci spaventano i sacrifici purché servano a garantire certezze a persone che hanno già fatto sacrifici senza nessuna prospettiva di un futuro più stabile e dignitoso».

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