NETWORK CONTACTS, PARTITA IN RETE LA PETIZIONE PER SCONGIURARE I 280 LICENZIAMENTI TRA MOLFETTA E CONCOREZZO

molfettapetizionecontrolicenziamentinetworkcontacts
Molfetta. Ideata e promossa dal comitato Lavoratori in Rete, la petizione è indirizzata alla presidente Meloni e al ministro del lavoro Calderone
Shares

A qualche giorno dall’invio delle 280 lettere di licenziamento, indirizzate a 225 lavoratori molfettesi e a 55 dipendenti della sede lombarda di Concorezzo, il comitato Lavoratori in Rete ha indetto una petizione popolare online indirizzata alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro del lavoro Marina Calderone.

La raccolta firme finalizzata a scongiurare i licenziamenti è attiva dallo scorso lunedì 14 agosto sul famoso sito dedicato alle petizioni online Change.org ed è stata già sottoscritta da centinaia di cittadini.

Con l’avvio della vertenza sindacale e dopo la lunga serie di incontri svolti con la mediazione delle istituzioni locali e nazionali per riuscire ad individuare una soluzione che non obblighi i lavoratori a sottoscrivere un nuovo accordo aziendale in deroga al CCNL, come accaduto per il triennio precedente, Network Contact ha deciso di adottare, a partire da questo mese, una strategia di de-commitment graduale dalle attività a bassa marginalità economica e di sostituzione con attività adeguatamente remunerate.

Di fronte alla soluzione drastica annunciata dall’azienda, sindacati e lavoratori stanno tentando di tutto pur di affermare il diritto al lavoro e difendere la dignità dei 280 dipendenti raggiunti dai licenziamenti.

«Con una lunga comunicazione indirizzata a tutti i dipendenti – si legge nel testo che accompagna la petizione di Lavoratori in Rete –  il Cda della Network Contacts ha deciso di avviare le procedure di licenziamento di 280 persone della propria azienda a ridosso del fine settimana che anticipa il ferragosto.
Nella missiva inviata, l’azienda scarica di fatto questa decisione per la mancanza di una quadra da parte delle organizzazioni sindacali per “approccio eccessivamente ideologico” e definendo il CCNL di riferimento qualcosa che non fosse da preservare e considerare integralmente.
L’azienda ha annunciato quindi di lasciare a casa intere famiglie in piena estate, al fine di far quadrare ulteriormente i propri conti, ma soprattutto profitti, visto che è la stessa a vantarsi di 107 milioni di euro di fatturato sul proprio sito. 
È inutile sottolineare l’impatto sociale ed economico che questo avvenimento porterà sul territorio pugliese, ma soprattutto nelle vite di quei lavoratori che hanno dovuto già subire scelte aziendali: nel 2019 un accordo in cui si derogava temporalmente garanzie e tutele previste dal contratto collettivo nazionale e pochi mesi fa l’annuncio di trasferimento coatto verso le città di Taranto e Palermo, mai avvenuto grazie alla mobilitazione del mondo sindacale, politico e sociale.

Vi preghiamo a nome di tutti i dipendenti Network di far rumore insieme, condividere questo appello sui vostri canali social e non, ma soprattutto dare voce al dissenso di chi oggi, per paura, resta in silenzio con la speranza di non essere colpito dal malsano gioco della roulette russa del licenziamento».

Shares

ULTIME NOTIZIE

SEGNALAZIONI

NEWSLETTER

CRONACA

×