CRESCE L’ATTESA IN CITTÀ PER IL SUONAGLI FOLK FESTIVAL EDIZIONE 2023

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Molfetta. L’evento in programma martedì 29 agosto ha l'obiettivo di portare in città le tradizioni orali e coreutiche del Sud Italia
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Il Suonagli Folk Festival è pronto a riportare alla ribalta la passione per la pizzica di Vincenzo De Pinto, molfettese che dal 2005 promuove nella propria città il suo interesse per un patrimonio culturale inestimabile.

L’evento, in programma martedì 29 agosto a Molfetta presso il lungomare Colonna, ha l’obiettivo di portare in città le tradizioni orali e coreutiche del Sud Italia. Le scorse edizioni hanno visto come protagonisti alcuni gruppi di musica popolare tra i più rappresentativi della world music.

Fondatore dell’associazione culturale Fabulanova nata nel 2009, insieme ai suoi membri, si dedica alla diffusione delle musiche e balli tradizionali attraverso l’organizzazione di corsi, stage, concerti, conferenze, eventi culturali, festival e mostre fotografiche.

Ma facciamo un passo indietro: tutto parte nel 2012 con la nascita dell’agenzia creativa Pholkography che vede nella sua mission proprio il mix dei concetti di Photo, Folk, Graphic e Philosophy. In generale intende promuovere il Made in Puglia, in collaborazione con gruppi di musica popolare, associazioni teatrali e turistiche, utilizzando diversi mezzi comunicativi come video, foto e grafica.

Dal 2018, poi, lo stesso Vincenzo è stato tra i promotori del “Suonagli Folk Festival”, format la cui anima è data dalla combinazione fra “suono” (riferimento alla musica meridionale) e a “sonagli” (il sonaglio è un elemento fondamentale del tamburello utilizzato in tutto il Sud Italia) e che ha avuto grande successo in tutta la Puglia negli ultimi anni.

La musica folk salentina è fatta di dettagli e per questo è importante scorgere il ruolo di sonagli, pelli e legni in un tamburello tradizionale. I sonagli, a loro volta, possono essere in latta, ottone, bronzo, ferro, rame e altri metalli, con spessori diversi che danno vita al ritmo della pizzica, producendo diversi tipi di suoni.

Al tempo stesso, le sonorità dei tamburelli cambiano anche in base alla profondità della cornice in legno e al tipo di pelle utilizzata. L’impegno di Vincenzo de Pinto su questo fronte l’ha condotto anche alla realizzazione di due mostre fotografiche di grande successo.

La prima è stata “Suonagli” nel 2018. La raccolta di foto ha fatto tappa prima all’interno dello stesso festival e poi nel 2019 all’Università di Matera, dove per tre giorni è stata inserita nell’ambito di un importante festival di antropologia culturale a cui hanno preso parte anche il rettore della stessa università e un antropologo visuale, esperto dell’impatto delle immagini nella tradizione per Matera capitale europea della cultura 2019.

In seguito, si è passati prima per il festival “Tamburu” di Nardò, evento che abbraccia molte culture del Meridione (Campania, Calabria, Salento e Sicilia) e poi all’evento “Beddu ci balla” di San Michele Salentino dove, il 4 agosto 2019, Vincenzo ha ricevuto una targa dal sindaco della città per la sua mostra che è stata esposta a cielo aperto in una via del centro storico.

Gli scatti della mostra, sempre nel 2019, hanno anche fatto da accompagnamento ad un evento in masseria a Manduria e poi durante la festa patronale di Francavilla Fontana.

La mostra presenta i dettagli dei tamburelli salentini costruiti in maniera differente a seconda dell’area geografica di appartenenza; nelle foto sono documentate alcune fasi della costruzione di alcuni tamburi a cornice dell’area ionica e adriatica salentina.

L’apprezzamento per questo lavoro è stato confermato dal suo inserimento nell’importante rivista antropologica “Archivio di Etnografia” del Dipartimento delle culture Europee. Non solo focus sulla Puglia, perché Vincenzo de Pinto ha approfondito anche la tradizione della Campania con la mostra “Cicere – Ai piedi del Vesuvio” in cui è partito dal nome onomatopeico campano che deriva dal suono dei sonagli di un tamburo a cornice.

Questa mostra ha anche evidenziato come il nome dei sonagli cambia in base all’area di riferimento nel Sud Italia: in quel caso, ha fatto riferimento all’opera dell’artigiano Antonio Esposito detto “Tonino ò Stocco” che ha dato vita a delle tammorre dell’area Vesuviana.

Tornando al Suonagli Folk Festival 2023, sul palco si esibiranno quest’anno Massimiliano Morabito all’organetto, componente stabile dello storico gruppo di musica popolare pugliese Canzoniere Grecanico Salentino; Giancarlo Paglialunga tamburellista sanguigno e voce dal timbro arcaico, uno degli interpreti più importanti del panorama della musica popolare salentina.

E poi Massimiliano De Marco voce e chitarra, allievo del maestro Antonio Calsolaro, custode di un ampio e raffinato repertorio di musiche della tradizione del sud Italia e di un vasto repertorio di canti polivocali, canti sul tamburo, canti di lavoro, serenate d’amore e stornelli e pizzica.

E Ruggiero Inchingolo violino, prestigioso musicista, etnomusicologo e polistrumentista, l’erede dei saperi musicali di Luigi Stìfani, lo storico violinista terapeuta dei rituali del “morso” della taranta legati al tarantismo salentino, uno dei fenomeni più rilevanti della demo-antropologia italiana.

Nella sesta edizione, si andrà a scoprire “Taranta Viva”, un progetto sotto la direzione artistica di Vincenzo de Pinto che riunisce alcuni musicisti tra i più rappresentativi del Sud Italia che hanno visto innumerevoli collaborazioni con artisti della canzone italiana, internazionale e de “La Notte della Taranta”.

Come nelle scorse edizioni, i partecipanti saranno portati ad immergersi completamente nelle tradizioni orali e coreutiche pugliesi attraverso un meraviglioso concerto sul lungomare Marcantonio Colonna, altezza via F. Peruzzi, con inizio alle ore 20 e ingresso ovviamente gratuito.

Tutti i musicisti che prenderanno parte alla manifestazione sono riconosciuti nel mondo per la loro partecipazione a numerosi festival nazionali ed internazionali, a varie trasmissioni della Rai, collaborazioni importanti con Jovanotti, Ludovico Einaudi, Piers Faccini, Goran Bregović, Erri De Luca, Stewart Copeland, Raphael Gualazzi, Ambrogio Sparagna, Carmen Consoli e la partecipazione a tantissime edizioni della celeberrima notte di Melpignano.

Il Suonagli Folk Festival è diventato un appuntamento talmente atteso da condurre Molfetta nel panorama dei festival esperienziali della musica popolare pugliese, inoltre nel 2023 altre associazioni pugliesi hanno aderito a collaborare per la realizzazione del festival sostenendo l’organizzazione e mettendosi a disposizione di questo meraviglioso festival Folk.

L’evento, organizzato dall’associazione Fabulanova con la collaborazione di Abracadanze di Corato, Boaonda-Movimento Danza di Trani, Ethnos di Lucera, Itinerari e Sentieri di Danze di Putignano e Pizzica.me di Bari, rientra nel cartellone Molfetta Summer edition 2023, promosso dal Comune di Molfetta, assessorato alla cultura.

A pochi passi dal Duomo di San Corrado, e a pochi giorni di distanza dall’evento cardine di tutta la tradizione musicale salentina, il Suonagli Folk Festival è pronto a risuonare ai margini del mare molfettese, al ritmo dei tamburelli arricchiti dai sonagli che contribuiscono ad aggiungere frizzanti fruscii di risonanza.

A volte sono grandi come un sole che irradia onde percussive gravi come la voce di un toro, a volte sono più piccoli per incalzare, con il loro battito, il fremito dei corpi che ritrovano la loro dimensione più ancestrale in una danza che si perde nel tempo e nella storia. La storia del nostro Sud.

Sono nata in riva al mare. La prima idea del movimento e della danza mi è venuta di sicuro dal ritmo delle onde. (Isadora Duncan).

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