TUTELA AMBIENTALE, LA BORSA DI STUDIO “EMILIO D’ALESSIO” PREMIA TRE TESI DI LAUREA SULLO SVILUPPO LOCALE SOSTENIBILE

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Molfetta. Il termine ultimo per candidarsi al Premio di Laurea “Emilio D’Alessio” è fissato al 29 settembre prossimo
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Il Comune di Molfetta nei giorni scorsi ha reso noto il bando PremioEmilio D’Alessio”, che assegna ogni anno tre borse di studio ad altrettanti studenti autori di tesi di laurea o di dottorato inerenti alla salvaguardia ambientale, incentrate su modelli di sviluppo sostenibile, con particolare riferimento al territorio e alla programmazione strategica dei governi locali.

Indetto dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Ancona, il Premio “Emilio D’Alessio” testimonia quanto la ricerca universitaria possa essere un valido supporto alle politiche locali, soprattutto sul versante della sostenibilità ambientale.

Possono partecipare al Premio laureati e laureate, laureandi e laureande di qualsiasi facoltà italiana, impegnati in un percorso di studi specialistico a ciclo unico o magistrale, nonché di dottorato, che abbiano presentato presso la segreteria universitaria la propria tesi nei tre anni precedenti la pubblicazione del bando. Le domande dovranno essere presentate utilizzando l’apposito modulo di iscrizione, a cui vanno allegati curriculum vitae, tesi in formato Pdf e una presentazione salvata sempre in Pdf di massimo 20 slide.

Gli studenti interessati hanno tempo fino al 29 settembre prossimo per candidarsi al Premio “Emilio D’Alessio” e potranno farlo esclusivamente via Pec all’indirizzo [email protected].

LEGGI IL BANDO

La commissione, presieduta da Renata Zuffi, presidente del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, ammetterà alla valutazione finale un massimo di cinque elaborati ed entro il 21 ottobre saranno individuati i vincitori. Al primo classificato sarà riconosciuta una borsa di studio di 2mila euro, al secondo 1500 e al terzo mille.

Emilio D’Alessio, architetto e promotore del processo di sviluppo sostenibile del territorio locale e nazionale, è stato tra i fondatori del Coordinamento Agende 21 in Italia, occupandosi poi negli anni recenti di studiare e le connessioni tra pianificazione urbana, sviluppo sostenibile, salvaguardia ambientale, innovazione, resilienza e qualità della vita con uno sguardo particolare ai giovani e al contributo che gli stessi possono apportare.

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