GIOVANE AUTOMOBILISTA AGGREDITO IN VIA TERLIZZI PER UNA MANCATA PRECEDENZA, UNA CITTADINA: «BENVENUTI NEL FAR WEST»

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Molfetta. L’episodio è accaduto nella tarda mattinata di ieri sotto gli occhi increduli dei passanti, tra cui una cittadina che ha soccorso l’automobilista aggredito
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Un banale alterco al volante sfociato in violenza. A subirne le conseguenze, un giovane automobilista diciannovenne, aggredito fisicamente e verbalmente dal conducente di un’auto a cui, pare, non avrebbe dato precedenza. L’ennesimo episodio di questo genere, si è verificato intorno alle ore 11.30 di ieri, giovedì 21 settembre, in corrispondenza della rotatoria su via Terlizzi, all’ingresso di Molfetta.

A riportare i dettagli immediatamente dopo l’accaduto, una cittadina molfettese che, assieme ad altri passanti, ha assistito basita alla scena, per poi prestare soccorso al ragazzo aggredito, uscitone fortunatamente illeso. «Poco fa alla rotatoria all’ingressi di Molfetta proveniente da Terlizzi, vedo sfrecciare una berlina di grossa cilindrata nera, superare un’utilitaria blu davanti a me e bloccarle la strada. Dalla berlina scende un uomo alterato che comincia ad inveire contro il conducente dell’utilitaria, un ragazzo, per una mancata precedenza, poi lo prende a botte attraverso il finestrino aperto e, non riuscendo ad aprire lo sportello che provvidenzialmente il ragazzo era riuscito a chiudere, prende a calci prima lo sportello e poi lo specchietto laterale facendolo saltare via. Per fortuna – conclude il post–  i clacson delle macchine lo fanno andare via. Io cerco di soccorrere il ragazzo, appena diciannovenne, al quale l’energumeno aveva lanciato anche un sigaro acceso, bianco come un cencio dalla paura e ancora sotto shock. Benvenuti nel far west».

Diverso fu purtroppo l’esito di un episodio simile, verificatosi a dicembre scorso su via Immacolata, quando un cinquantenne di Molfetta fu pestato a sangue da un automobilista a seguito di un banale tamponamento che non produsse alcun danno alle vetture. La rabbia portò l’aggressore ad avventarsi sul malcapitato, procurandogli una profonda ferita in testa e la frattura scomposta dell’omero sinistro.

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