“IL LAVORO NON È SFRUTTAMENTO”, IL PARTITO DEMOCRATICO DI MOLFETTA IN PIAZZA PER IL SALARIO MINIMO

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Molfetta. La manifestazione per l’approvazione del salario minimo vedrà la partecipazione di Loredana Capone e di Domenico Ficco
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Anche il Partito Democratico di Molfetta scende in piazza e aderisce alla mobilitazione promossa su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di far approvare in Parlamento la proposta di legge sul salario minimo presentata da tutte le forze che si oppongono al governo di destra guidato da Giorgia Meloni.

Domani, venerdì 29 settembre, a partire dalle ore 17.30 al Corso Umberto (altezza Liceo Classico), si terrà un incontro sul tema “Salario Minimo – il lavoro non è sfruttamento” al quale interverranno Loredana Capone, Presidente del Consiglio Regionale della Puglia e Vice Presidente dell’Assemblea Nazionale del PD, e Domenico Ficco, Segretario Generale della CGIL Bari.

A moderare l’iniziativa sarà Alberto D’Amato, segretario del Partito Democratico di Molfetta. Nel corso della manifestazione sarà anche possibile firmare la petizione sul salario minimo che, in poche settimane, ha già raggiunto oltre 300mila sottoscrizioni.

«Quella sul salario minimo è una battaglia di civiltà. In Italia ­– spiegano i promotori dell’iniziativa – 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori sono poveri anche se lavorano, e la situazione sta drammaticamente peggiorando con l’inflazione a due cifre che, in questi mesi, sta mettendo a dura prova le famiglie. La destra al governo del Paese non riesce a dare risposte adeguate ma, ormai, non si può più aspettare. La proposta di legge promossa unitariamente dal Partito Democratico e dalle altre opposizioni fa due cose fondamentali:

  1. rafforza la contrattazione collettiva, perché fa valere verso tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto collettivo firmato dalle organizzazioni più rappresentative: in questo modo si contrastano i contratti pirata in molti settori;
  2.  fissa una soglia di 9 euro lordi all’ora come minimo tabellare, sotto la quale nemmeno la contrattazione collettiva può scendere. Altrimenti non è lavoro, ma sfruttamento.

Si tratta di norme semplici ma che rappresenterebbero una svolta epocale nel nostro Paese, dando una boccata di ossigeno a tante e tanti che fanno ormai sempre più fatica ad arrivare a fine mese, nonostante abbiano un lavoro. Il Partito Democratico di Molfetta farà convintamente la sua parte in questa battaglia che riguarda tutti».

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