BILANCIO CONSOLIDATO 2020/22, I CONSIGLIERI DI CENTRODESTRA: «L’ASM È FINANZIARIMANTE FALLITA»

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Molfetta. I consiglieri di centrodestra esprimono preoccupazione per la situazione patrimoniale dell’azienda responsabile dell’igiene pubblica
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Il bilancio consolidato per  l’esercizio 2020/22 è stato approvato dal Consiglio comunale lo scorso lunedì 2 ottobre con 14 voti favorevoli e 7 contrari, tra cui i quattro consiglieri di centrodestra Pietro Mastropasqua, Adamo Logrieco (Fratelli d’Italia), Ippolita Germinario (Obiettivo Molfetta), Mauro Binetti (Molfetta Nostra).

Da loro giunge l’allarme sulla situazione patrimoniale dell’ASM – Azienda Servizi Municipalizzati, società in house responsabile dell’igiene pubblica, che definiscono “finanziariamente fallita”.

«Le risorse del PNRR – attaccano dal centrodestra – hanno consentito al bilancio comunale di beneficiare di una “patrimonializzazione” importante che ha generato un “utile”. Ma veniamo al “buco nero” dei conti pubblici cittadini: la ASM, quella società che inghiotte decine di milioni di euro di risorse pubbliche per offrire servizi e tenere pulita la città, con scarsissimi risultati nonostante le operazioni di “maquillage” pubblicate sui canali social dai propri amministratori.

Il Consiglio comunale nel quale si doveva discutere del bilancio, si è presto trasformato in un “tiro al bersaglio” oratorio contro l’ASM, con l’amministrazione comunale ferma sulle proprie posizioni e con i consiglieri di maggioranza che per “dovere” hanno dovuto votare questo bilancio cercando di limitare i danni.

Sul bilancio della ASM, abbiamo espresso le nostre forti preoccupazioni in particolare su una liquidità pressoché inesistente, di appena 100mila euro, a fronte di oltre 8 milioni di euro di debiti verso i fornitori, tributari, previdenziali ed altro; sul fatto che la società non riesca a trovare supporto su linee di credito bancarie;  sul taglio di 300mila euro del costo dei servizi, che si traduce in meno pulizia in città; sull’aumento di costi del personale, nonostante i lavoratori siano diminuiti di quattro unità.

Infine, grande perplessità abbiamo espresso relativamente al rapporto di ASM con un’ex appaltatrice, la TRA.SMA.R, dichiarata fallita da alcuni mesi, il cui curatore intende recuperare dalla ASM ben 2,6 milioni di euro, e oltre, per soddisfare i numerosi creditori.

La ASM afferma di vantare un controcredito di 2,3 milioni di euro e che, quindi, non c’è da nulla da temere per i suoi conti, poiché le due partite si potranno compensare, ignorando la difficoltà di operare compensazioni in sede fallimentare.

Insomma, è certo che la situazione economico-finanziaria della ASM appare molto delicata, e la “questione tranese” di natura giudiziaria potrebbe infliggerle il colpo di grazia.

In Consiglio Comunale abbiamo appreso, poi, che ASM ha subito, proprio per la questione TRA.SMA.R, un “sequestro/pignoramento” di circa 200mila euro e poi, pare per i medesimi fatti, un accesso della Guardia di Finanza per acquisire la documentazione afferente ai rapporti di lavoro 2018-2022.

Su alcune vicende legate al personale ASM non abbiamo ricevuto risposta e ci impegniamo quanto prima a raccontare alla Città alcune importanti novità sul tema in questione, oltre che tante storie “curiose” del recente passato.

Ci auguriamo, a questo punto, che anche a Molfetta possa entrare in servizio quanto prima la SANB (società che sostituirà la ASM almeno nello spazzamento e nella raccolta rifiuti), perché, a fronte dei pessimi servizi di igiene urbana offerti dalla partecipata molfettese, anche i conti non sorridono affatto, con un prevedibile aumento della TARI (imposta comunale sui rifiuti) per il prossimo anno. L’ennesima beffa per i cittadini e le imprese molfettesi».

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