LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
In linea con le modifiche al Codice della strada e le nuove norme sulla sicurezza stradale a cui sta lavorando il Governo, la Polizia Locale di Molfetta sferra una dura lotta all’uso improprio dei cellulari alla guida. Eseguiti nei mesi di luglio e agosto, i controlli hanno portato all’emissione di 43 sanzioni e 50 verbali. L’attività repressiva procede adesso a ritmo serrato da parte soprattutto di agenti in borghese, come spiega il Comandante Cosimo Aloia, determinato a contrastare quella che, stando alle statistiche, rappresenta la seconda causa di sinistri stradali.
Il disegno di legge messo a punto dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti che si prepara ad essere discusso dalle camere, prevede nei confronti degli automobilisti beccati al cellulare l’emissione di sanzioni fino a 1697 euro, che possono salire a 2588 euro in caso di recidiva.
Alle multe si aggiunge naturalmente la sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi, oltre alla decurtazione di un massimo di 10 punti per chi commette la stessa infrazione.
«Mentre fino a poco tempo fa prendevamo le targhe al volo – spiega il Comandante Aloia – ora stiamo procedendo, grazie al controllo in borghese, con la contestazione immediata. Sia chiaro che non si emettono i verbali per fare cassa, perché l’unico obiettivo è quello di aumentare la sicurezza stradale in città. Tutti si lamentano della velocità, chiedendo l’installazione di dossi e dissuasori, ma pochissimi condividono questa politica repressiva sull’uso dei telefonini mentre si guida.
Personalmente ritengo questa la principale causa d’incidente, più della velocità. Il guidatore che va veloce è consapevole, almeno presumibilmente, del rischio che corre, invece con il telefonino in mano, per rispondere a un messaggio o a una telefonata ci sono dei secondi di completo vuoto dell’attenzione da parte del guidatore. Un’abitudine pericolosissima per chi è al volante e forse anche più pericolosa per i pedoni».
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