RIQUALIFICAZIONE DI LAMA MARTINA, LEGAMBIENTE MOLFETTA INVITA L’AMMINISTRAZIONE A ISTITUIRE UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE

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Molfetta. A richiedere un confronto aperto e plurale non solo Legambiente ma anche 14 realtà del nostro territorio vicine a temi ambientali
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Con una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Molfetta, agli Assessorati ai Lavori Pubblici, Ambiente e Urbanistica e al Settore Lavori Pubblici, 14 realtà del nostro territorio chiedono la disponibilità dell’Amministrazione a istituire un tavolo per confrontarsi sul progetto di riqualificazione di Lama Martina, presentato dalla Stessa il 25 maggio.

A richiedere il Tavolo istituzionale oltre il Circolo Legambiente Molfetta “Giovanni Grillo” anche il WWF Molfetta, Gruppo LIPU Molfetta, Archeoclub d’Italia – Sede di Molfetta “G.M. Giovene”, Università Popolare Molfettese, Centro Studi Molfettesi, Gruppo Grotte “Melphicta Kalipè”, Associazione “Magna Graecia”, Comitato di Quartiere “Madonna della Rosa” – Comparti 4/5/6/7/8/9, Fiera delle Autoproduzioni, Gruppo di Acquisto Solidale “Nestor Machno”, InCo Molfetta, Molfettiamo, LAC Puglia

Dopo gli incontri pubblici tenutisi all’interno della Fiera delle Autoproduzioni domenica 25 giugno e domenica 1 ottobre e nella sala stampa di Palazzo Giovene martedì 1 agosto, a cui ha partecipato l’Amministrazione e i progettisti della riqualificazione, si pensi sia necessario un percorso partecipato dove tutte le istanze nate dal basso vengano recepite e tradotte in un’idea di parco pubblico che tuteli la parte naturalistica e avifaunistica, riducendo quanto più possibile l’impatto delle strutture da realizzarsi.

Il tavolo istituzionale, nelle intenzioni di Legambiente e delle altre realtà firmatarie, dovrebbe fare sintesi delle osservazioni emerse sino ad ora e di eventuali proposte progettuali alternative alla riqualificazione della Lama, finanziata dalle risorse del PNRR per € 3.700.000.

Le realtà firmatarie della lettera pensano che questa fase di ascolto e costruzione sino ad oggi sia mancata e ritengono necessario recuperarla non solo per l’importanza del sito, ma anche per delineare con l’Amministrazione un’idea di spazio verde che riparta dalla tutela della biodiversità e delle specificità avifaunistiche presenti nella Lama.

 

 

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