PALLACANESTRO, IL COACH GESMUNDO PRESENTA IL MATCH TRA PAVIMARO MOLFETTA E CANUSIUM

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Molfetta. Il primo turno di campionato in serie C unica si disputerà oggi 15 ottobre alle ore 18 a Trinitapoli
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«Noi non siamo i favoriti. Sappiamo di avere un buon potenziale, questo sì, e infatti lavoriamo duro con l’obiettivo di onorarlo per tutti noi, la società e per i tifosi biancorossi».

Giovanni Gesmundo presenta così il primo turno del campionato di serie C unica ormai alle porte che vedrà la Pavimaro Molfetta del presidente Nicola Solimini esordire oggi domenica 15 ottobre, alle ore 18 a Trinitapoli, sul rettangolo di Canusium, avversario ostico.

I padroni di casa, infatti, allenati da coach Giampio Ciociola hanno tra le proprie fila gli argentini Buzzo, arrivato in corsa sostituendo l’americano Hinckley, e Migliori, un altro argentino di formazione italiana che per qualche anno è stato capocannoniere di B nazionale. In squadra anche Murolo che l’anno scorso ha militato nel Benevento ottenendo la promozione in B interregionale e Ordine, arrivato quest’estate da Caserta in C Gold.

Una squadra di tutto rispetto, contro la quale, Molfetta dopo oltre un mese fra preparazione atletica e amichevoli pre-campionato, ci arriva «con un discreto lavoro in cui è aumentata la qualità con il passare del tempo. È ovviamente accresciuta anche la conoscenza del compagno, sia cestisticamente che umanamente – ha proseguito Gesmundo – e anche quelle che sono le richieste tecniche dello staff. Ovvio, siamo ancora lontani da quella che è la nostra idea e dall’essere precisi in ogni dettaglio».

Necessario però partire col piede giusto dopo una pre-season, svolta in stretta collaborazione con i tecnici Antonio Camporeale, Sergio Amato e la preparatrice atletica Gabriella Iris Musto.

Intanto, mass media, addetti ai lavori e sostenitori puntano tutti sui biancorossi dopo l’imponente campagna acquisti estiva del ds Rosario Saracino che ha portato in riva all’Adriatico atleti del calibro di Infante, Stella, Chiriatti, Iannelli e Didonna, l’argentino Duval e il riconfermato Ippedico.

«Tutti dicono che siamo favoriti, ma non lo siamo. – Ha sottolineato il coach molfettese tra il lavoro sul rettangolo e la gestione della pressione – Ma come giustamente ha detto qualcuno più importante di me, la pressione sta altrove e non nel giocare a basket.

E poi quando sei auto-esigente ti metti “pressione” da solo ad ogni allenamento – ha concluso Gesmundo – perché vuoi fare sempre il meglio. E questo ti aiuta ad affrontare più serenamente le gare e i campionati. E anche gli obiettivi importanti».

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