ZES ADRIATICA, APPROVATE SETTE ZONE FRANCHE DOGANALI: TRA QUESTE C’È ANCHE MOLFETTA

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Molfetta. Le parole del Commissario Guadagnolo: «Si tratta di un risultato straordinario della ZES Adriatica, frutto di lungimiranza gestionale»
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Lunedì 16 ottobre, nella seduta del Comitato di Indirizzo della ZES Adriatica, presieduto dal Commissario straordinario del Governo, Manlio Guadagnuolo, sono state deliberate le proposte di perimetrazione di Zone Franche Doganali all’interno delle aree della ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise.

A seguito dell’avviso pubblicato sul sito istituzionale il 6 luglio scorso, scaduto il 30 settembre, sono pervenute complessivamente dieci istanze per Zone Franche Doganali, di cui sette sono state valutate positivamente e deliberate dal Comitato di Indirizzo. Cinque di esse sono già state trasmesse dal Commissario Guadagnuolo al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Tra le ZFD vi è anche quella promossa dal Comune di Molfetta, per un’area di 2,16 ha, situata nel Porto di Molfetta. Le altre ZFD approvate sono quelle avanzate dai seguenti soggetti gestori pubblici e privati: Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno (COSIB), per un’area di 4,72 ha, situata nella Zona Industriale di Termoli; Interporto Regionale della Puglia, per l’area di 37,80 ha dell’Interporto di Bari; Omc Axles & Trailers, per un’area di 5,69 ha, situata nella Zona Industriale di Bari; Magazzini Generali Italiani, per un’area di 1,92 ha, situata nella Zona Industriale di Monopoli.

Ai sensi di legge, le proposte dovranno essere approvate con determinazione del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, da adottare entro 60 giorni dall’invio delle stesse da parte del Commissario, ossia entro il 16 dicembre 2023.

Le ulteriori due istanze di ZFD, valutate positivamente dal Comitato, sono quelle presentate dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, per un’area di 8,66 ha nel porto di Bari ed un’altra di 11,45 ha nel porto di Manfredonia.

Inoltre, il Commissario Guadagnuolo ha inteso effettuare un’indagine conoscitiva, in vista dell’ampliamento delle aree ZES, chiedendo, nell’avviso pubblico del 6 luglio scorso, di presentare anche manifestazioni di interesse per Zone Franche Doganali e Depositi doganali, interessanti aree al momento non rientranti nell’attuale perimetrazione della ZES Adriatica. Al riguardo, sono state presentate rispettivamente undici e sei ulteriori manifestazioni d’interesse.

Le ZFD rappresentano spazi all’interno del territorio doganale dell’Unione Europea in cui è possibile depositare merci, provenienti dai Paesi extra UE, in sospensione dal pagamento dei dazi doganali e dell’IVA. Pertanto, consentono, ad esempio, di importare le merci, quali materie prime e semilavorati, e trasformarle in prodotti finiti, con vantaggi competitivi notevolissimi. La gestione di tali aree deve essere a carattere pubblicistico, per cui il soggetto gestore deve consentire alle aziende interessate di potersi insediare all’interno delle stesse.

«Si tratta di un altro risultato straordinario della ZES Adriatica, frutto di lungimiranza gestionale, essendo, ad oggi, la nostra, l’unica ZES italiana ad aver deliberato le proposte di perimetrazione di Zone Franche Doganali, creando un ambiente ancor più favorevole per le imprese, che potranno godere di ulteriori importanti vantaggi oltre a quelli già rilevanti delle semplificazioni amministrative e delle agevolazioni fiscali».

Queste le parole del Commissario governativo Guadagnuolo che aggiunge: «Abbiamo, inoltre, voluto precorrere i tempi, in vista del più importante summit al mondo proprio delle Zone Franche e delle ZES, che realizzeremo a Bari, per la prima volta in Italia, dal 19 al 21 giugno 2024, per conto della World Free Zones Organization».

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