43ENNE MOLFETTESE MORTA DOPO L’ANESTESIA, DENTISTA A PROCESSO PER OMICIDIO COLPOSO

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Molfetta. Si aprirà il 12 aprile del prossimo anno il processo nei confronti di Vito Paolo Sassi, il dentista presso cui morì Doriana Scardigno
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Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, ha disposto il rinvio a giudizio per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario per il dentista Vito Paolo Sassi, nel cui studio perse la vita la 43enne molfettese Doriana Scardigno.

Il processo si aprirà il 12 aprile del prossimo anno, mentre i fatti risalgono al 13 gennaio 2022, quando la professionista molfettese si sottoponeva a un intervento di routine, nello studio dentistico di via Riccio da Parma a Corato. A seguito della preanestesia, stando a quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, la donna ha accusato il malore che le si è rivelato fatale. Inutili i soccorsi del personale del 118 e i tentativi di rianimare la donna.

Perizia ed esame autoptico svolti all’epoca dei fatti non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto, perciò il magistrato inquirente della Procura di Trani aveva chiesto l’archiviazione del caso.

L’ostinazione dei familiari della vittima, conosciuta e apprezzata professionista, ha portato alla disposizione prima del Gip, che ha invece archiviato la posizione dell’assistente alla poltrona, e ieri, mercoledì 18 ottobre, a seguito dell’udienza  preliminare, a quella del Gup.

I genitori, la sorella e il marito di Doriana Scardigno, assistiti dall’avvocato Andrea Calò, si sono costituiti parte civile.

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