“KOMITAS PIANO PROJECT”, PER IL FESTIVAL VIATOR UN CONCERTO ALLA SCOPERTA DEL REPERTORIO TRADIZIONALE ARMENO

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Molfetta. Il concerto è in programma per sabato 21 ottobre presso il Palazzo della Musica don Salvatore Pappagallo con inizio alle 20.30
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È in arrivo un nuovo appuntamento con il Festival Viator Menti, cuori e corpi sulle vie Francigene del sud. Sabato 21 nel Palazzo della Musica, in piazza delle Erbe, in programma “Komitas piano project. Piano works 1906-1911”, concerto interpretato da Francesco Cristofaro.

Nato in questi ultimi anni di studio e di ricerca sulla tradizione musicale armena, il “Komitas Piano Project” si propone di divulgare e far conoscere, soprattutto al pubblico occidentale, la straordinaria figura di Vardapet Komitas, diventato icona e simbolo identitario del popolo armeno.

Il concerto proposto è un viaggio antico e spirituale che mette in scena una parte dell’opera pianistica di Komitas, che lo ha visto protagonista di un singolare processo di riproposta del repertorio tradizionale armeno su uno strumento ‘occidentale’ come il pianoforte.

Ritenuto tra i pionieri dell’etnomusicologia, Komitas ha incentrato la sua vita nella continua ricerca e documentazione del ricco repertorio tradizionale dell’intero Caucaso e della divulgazione di quest’ultimo soprattutto in Occidente.

Le sue vicende, che lo hanno visto coinvolto in prima persona in quello che è stato il genocidio Armeno, hanno reso la sua figura e la sua imponente opera un pilastro portante per la memoria storica, l’identità e la cultura del popolo armeno.

Nel repertorio presentato, che tratta le opere scritte tra il 1906 ed il 1911, trovano spazio le “Sei danze” in cui Komitas riporta sul pianoforte le diverse ritmiche provenienti dai vari luoghi dell’Armenia e gesti di strumenti tradizionali come il tar, il dhol e lo shvi.

In repertorio anche i “12 Pezzi per bambini” scritti sulla falsariga dei “Children’s Corner” di Debussy e ideati non solo per scopo didattico ma anche divulgativo e le “Sette canzoni” che ripercorrono con attenzione particolare l’aspetto timbrico e le melodie di antiche canzoni tradizionali. A chiudere il concerto “Nairi”, la suite scritta da Francesco Di Cristofaro in omaggio a Komitas e al mondo musicale armeno.

Il festival Viator, con la direzione artistica di Giovannangelo De Gennaro e Michele Lobaccaro, da nove edizioni coniuga l’arte con l’affascinante mondo dei cammini e del pellegrinaggio e gli appuntamenti di questa edizione vedranno avvicendarsi artisti e artiste, studiosi e studiose di fama nazionale e internazionale.

Francesco Di Cristofaro inizia da giovanissimo lo studio del pianoforte e della fisarmonica sotto la guida del M° Alfonso Aversano. Parallelamente al diploma in Pianoforte presso l’ ABRSM (Associated Board of Royal School of Music) Di Cristofaro consegue la laurea di I livello in “Tradizioni Musicali Extraeuropee ad Indirizzo Indologico” presso il Conservatorio “A.Pedrollo” di Vicenza e quella di II livello in “Musica elettronica Produzione Musicale e Discografica” presso il Conservatorio “N.Sala” di Benevento.

Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in “Musicologia e beni musicali” presso l’Università Roma Tor Vergata. L’interesse per le musiche tradizionali lo portano ad approfondire vari linguaggi e strumenti.

Frequenta costantemente workshop di flauto bansuri con Ustad Mujtaba Hussain, Pandit Hariprasad Chaurasia e Lorenzo Squillari e inoltre studia cornamuse iberiche con Pablo Carpintero e Alberto Jambrina. Di Cristoforo segue inoltre i corsi di musica modale “Labyrinth” con Ross Daly, musica armena e duduk con il maestro Gevorg Dabagyhan presso la fondazione “Cini” di Venezia.

Nel 2009 è tra i fondatori del progetto Brigan, collettivo di musicisti che da anni lavora alla riproposta di alcuni repertori tradizionali del Mediterraneo, e in modo particolare quelli della parte settentrionale della penisola iberica. Con i Brigan ha all’attivo 4 dischi, numerosi tour in Spagna e Portogallo ed altre importanti partecipazioni a festival in Cina, Israele, Germania, Croazia, Inghilterra, Romania e Slovenia.

Nel 2013 vince l “Universo Folk”, un importante concorso di musiche tradizionali svolto ad Oviedo in Spagna e nel 2019 il prestigioso premio “Pentafinum Jacobeo” rilasciato a Santiago de Compostela per il disco “Rua San Giacomo”, selezionato come miglior progetto dedicato al Cammino di Santiago.

Frutto di un intenso lavoro di ricerca, nel 2019 pubblica con l’etichetta italo-giapponese Da Vinci Classics un disco di piano solo dedicato al compositore ed etnomusicologo armeno Vardapet Komitas. Nel 2021 collabora con il regista armeno Hrachya Sargsyan alle musiche del mediometraggio sperimentale “Exodus in three parts” dedicato alla diaspora armena.

Lavora inoltre come polistrumentista in diversi ensemble, tra cui: Massimo Ferrante, degoya e Caterina Pontrandolfo. Ha collaborato inoltre in numerosi dischi e live con Nino d’Angelo, ‘E Zezi, Lino Cannavacciulo, Barbara Buonaiuto, Evì Evan, Moni Ovadia, Marzouk Mejri e Mbarka Ben Taleb. 

A questa lunga lista si aggiungono  le collaborazioni con La Mescla, Ensemble Calixtinus, Gusatavoce, Roberto Giordi, Giuliano Gabriele, Andrea Franchi, La Deriva, Massimo Ricciuti, Xulio Lorenzo, Manuela Salinaro e Alarc’h. All’attività concertistica affianca quella didattica insegnando in diverse scuole musicali campane. Nel 2019 fonda e dirige l’etichetta discografica Liburia Records.

Dettagli del programma e informazioni su festivalviator.it e 340 694 0282/333 423 4120. 

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