ZES, IL SINDACO MINERVINI: «ZERO DAZI E IVA, ZONA FRANCA DOGANALE OPPORTUNITÀ UNICA PER MOLFETTA»

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Molfetta. Estesa su oltre due ettari di superficie, la zona franca doganale di Molfetta è l’unica “no tax area” della Puglia
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Un’area di 2.16 ettari in cui non si pagheranno dazi doganali e IVA.  È la nuova zona franca doganale posta a servizio del Porto di Molfetta, dove sarà possibile depositare, lavorare e far partire merci provenienti dai Paesi extra UE, in sospensione dal pagamento dei relativi dazi e dell’IVA.

«Senza questi costi – ha spiegato il sindaco Tommaso Minervinile aziende guadagneranno un vantaggio sul prezzo finale. La zona franca doganale sarà un incentivo nel fare arrivare nuove navi e nuove merci, che saranno successivamente lavorate nella zona industriale».

Per raggiungere gli hub le merci potranno viaggiare su gomma, grazie a una viabilità in via di perfezionamento e soprattutto grazie al nuovo snodo ferroviario, che consentirà di far partire i container su strada ferrata direttamente dal Porto.

«Parliamo di dimezzamento dei costi – prosegue il sindaco Minervinima soprattutto diminuzione dell’inquinamento ambientale, dell’aria e marino. Inoltre, Molfetta è l’unica zona franca doganale di Puglia, cosa che costituisce per l’intero territorio, non solo per la nostra città, una grande opportunità di sviluppo.

La nostra idea di sviluppo ha una visione ben radicata, perché nelle nostre comunità,  con i giovani che vanno via e la popolazione che diminuisce, come diminuiscono le entrate, c’è bisogno di creare prospettive in grado di trattenere i nostri giovani sul territorio e creare nuova redditività.

Siamo all’interno del Corridoio 8 dell’Unione Europea, per questo abbiamo deciso di scommettere tutto sul Porto. Molfetta rappresenta, come nel passato, la via di comunicazione più vicina al Medio Oriente e al Mediterraneo. Puntiamo a essere nel basso Adriatico una delle più importanti stazioni logistiche di comunicazione delle merci e con l’introduzione della zona franca doganale abbiamo perfezionato le opportunità di sviluppo.

Porto, retro porto, Zes e zona franca doganale sono gli ingredienti giusti per attirare grandi investimenti, come già sta accadendo sul piano della logistica e del manifatturiero. Mi auguro che questo possa essere, e senz’altro lo è, un importante viatico per il futuro prossimo, ma già i frutti si stanno vedendo con l’insediamento di importanti industrie e quindi l’incremento dell’occupazione».

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