MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE, VERSO LA CANDIDATURA DEL COMUNE DI MOLFETTA AL FAMI. IL CENTRODESTRA: «GARA DA ANNULLARE»

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Molfetta. I consiglieri di centrodestra bocciano nel merito la procedura: «Troppe discrezionalità e totale assenza di capacità progettuale»
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Approssimativa, raffazzonata, rabberciata. Questi gli aggettivi con cui i consiglieri di centrodestra etichettano la gara bandita dal Comune di Molfetta per aderire al programma nazionale “FAMI – Fondo asilo, migrazione e integrazione”, di cui chiedono l’annullamento.

«Atteniamoci ai fatti – dichiarano i consiglieri di opposizione di centrodestra Pietro Mastropasqua, Adamo Logrieco, Ippolita Germinario, Mauro Binettiche ci incarichiamo di ricostruire nella loro oggettività e di portarli all’attenzione dei cittadini”. Per ora, abbiamo chiesto l’annullamento di questa gara del settore Socialità con una lettera inviata al Sindaco e agli uffici preposti.

L’11 ottobre 2023 il Comune di Molfetta ha indetto una gara per 1 milione di euro (Fondi statali da intercettare) per individuare dei “partner” privati per co-progettare e realizzare degli interventi a favore di immigrati in uscita dai centri di accoglienza. Sfogliamo i documenti nell’auspicio di poter leggere cosa hanno progettato per rispondere ai bisogni del settore ma restiamo basiti: non c’è nessun progetto.

Poi abbiamo ricostruito la variabile temporale. Ed anche qui le sorprese non mancano. I soggetti interessati avranno poco tempo, circa 13 giorni, per presentare le proprie proposte per servizi di primaria importanza.

Ci chiediamo, per quale motivo la delibera di Giunta (del 28.9.2023) viene pubblicata solo il successivo 10 ottobre 2023, quindi l’avviso pubblico in data 11 ottobre 2023, con una scadenza ravvicinatissima alla scadenza per la partecipazione fissata al 24 ottobre 2023?

Perché mai il Comune “dei bravi” lascia trascorrere quasi tre mesi senza pubblicare nessun bando? Interessante saperlo!Si tenga presente che la richiesta di finanziamento al Ministero, che fa riferimento ad un avviso nazionale del 15 giugno 2023, scade il 31ottobre prossimo.

Cosa possono significare tempi così ristretti? Per fare un paragone, è come se una compagnia automobilistica stia cercando un ingegnere per progettare un modello di auto che deve essere venduto qualche giorno dopo. Strano, vero?

Ci chiediamo, poi, per quale motivo la Giunta comunale non abbia individuato alcuno specifico servizio alla base del quale, poi, attendere la presentazione dei progetti. Tornando all’esempio di prima, è come se la casa automobilistica abbia chiesto all’ingegnere di progettare un’auto, senza neppure indicare se vuole un’utilitaria o una berlina. Strano, vero?

La nostra Amministrazione concede una delega in bianco alla Commissione di gara – e al privato/i prescelto/i- che sceglierà uno o più servizi dedicati agli immigrati.  In altre città d’Italia – ed anche in comuni a noi vicini – abbiamo verificato che le scelte amministrative sono state ben altre. Le Giunte prima hanno individuato i servizi ritenuti necessari per le esigenze cittadine e, per la predisposizione di tali servizi, hanno atteso le specifiche proposte progettuali dei privati per poi co-progettare assieme.

Le Commissioni giudicatrici di questi altri comuni, infine, sono state chiamate a decidere sulla base dei criteri di valutazione “strutturati” e “specifici”, strettamente attinenti ai servizi già prescelti dall’amministrazione che ha dimostrato di avere una visione politica e gestionale. Dalle nostre parti nulla di tutto questo. Perché loro sono i bravi!».

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