PORTO COMMERCIALE, MINERVINI: «UN SINDACO NON PUÒ PERMETTERSI DI AVERE PAURA QUANDO C’È DI MEZZO IL FUTURO ECONOMICO DELLA CITTÀ»

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Molfetta. Il discorso del sindaco Minervini ha chiuso il Consiglio comunale incentrato sull’inchiesta giudiziaria relativa al porto commerciale
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Durante l’ultimo Consiglio comunale, celebratosi lo scorso mercoledì 8 novembre su richiesta delle forze di opposizione, sono stati discussi gli esiti dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza sui lavori di messa in sicurezza del molo di sopraflutto del porto commerciale.

Tre le misure cautelari emesse dalla Procura di Trani che, oltre alla disposizione dei domiciliari per il 45ennne Dell’Erba, rappresentante legale della società appaltatrice dei lavori, ha comportato la sospensione dei pubblici uffici per il 50enne Loliva, direttore operativo dell’ufficio della direzione dei lavori e per il 54enne Binetti, dirigente dell’ente comunale e responsabile unico del procedimento, reintegrato nella sua mansione su disposizione del Gip lo scorso martedì 7 novembre.

Durante il consiglio comunale si sono susseguiti gli interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione, a cui ha risposto il sindaco Minervini con un lungo e accorato discorso, che ha chiuso i lavori del Consiglio.

«Il nuovo porto commerciale è un’opera strategica per il sistema portuale regionale. La sua collocazione è la migliore e di questo ci sono evidenze che giungono dal Ministero e da parte di chi lavora con il porto. Proprio la sua collocazione ha consentito l’inserimento di Molfetta nella Zes, che sta attraendo importanti investimenti, e anche la individuazione di una Zona Franca Doganale che potrà fare la differenza».

Il Sindaco Tommaso Minervini, nell’Aula Carnicella, risponde in relazione allo stato di avanzamento dei lavori del porto e al suo futuro.

«Ricordo a tutti che i lavori del porto sono rimasti fermi per sette anni. E – ha sottolineato il Sindaco – mi sono assunto, in prima persona la responsabilità di riprendere tutti gli incartamenti per sbloccare 52 milioni di euro, per presentare al Consiglio superiore dei Lavori pubblici tutta la documentazione necessaria affinché i lavori potessero riprendere. Dopo l’ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici, abbiamo interpellato l’Anac prevedendo anche 26 milioni di riserve da parte della Ditta. Era doveroso continuare nei lavori del porto che, ormai sono conclusi. Certo faceva paura andare avanti ma – ha aggiunto – un Sindaco non può permettersi di avere paura quando c’è di mezzo il futuro economico della città».

«E siamo ad oggi. Ad una nuova inchiesta di cui non posso, non voglio e non devo parlare. La Magistratura sta già facendo chiarezza in tempi rapidissimi. Voglio sottolineare che – ha continuato il Primo cittadino, in riferimento allo spostamento dell’ingegner Binetti ad altro settore – la rotazione è avvenuta a tutela del Dirigente, e che i nostri Dirigenti hanno tutti alta professionalità, correttezza, moralità».

E ancora. «Il sistema porto è già delineato e Molfetta dovrà avere ristoro reale e morale di questa importante opera».

E poi un passaggio sulla nomina, da parte del Comune, dell’avvocato Michele La Forgia, avvocato che, già in passato, si è occupato della vicenda porto e che bene conosce la storia dell’opera. Sul progetto di allargamento del lungomare di levante ha precisato poi che la redazione è stata affidato al Politecnico di Bari.

«La critica politica può essere costruttiva o distruttiva e questo clima di sospetto – ha concluso il Sindaco – non fa bene alla Città e agli uffici. I nostri Dirigenti devono lavorare in serenità come si addice ad una Città civile come Molfetta».

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