NO AL CIRCO CON GLI ANIMALI A MOLFETTA, IL COMITATO CITTADINO LANCIA LA PETIZIONE ONLINE

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Molfetta. Con una raccolta firme il comitato chiede al sindaco l’emissione di un’ordinanza che vieta l’attendamento dei circhi con animali
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Attraverso una raccolta firme online il comitato cittadino “No al circo con gli animali” chiede al sindaco Tommaso Minervini la sottoscrizione di un’ordinanza che ne vieti l’attendamento.

Intitolata “Molfetta dice no al circo con gli animali”, la petizione è stata lanciata a pochi giorni dalla notizia della fuga di Simba, uno dei leoni del circo Rony Roller, per le strade di Ladispoli. Per cause ancora da accertare, attualmente al vaglio della magistratura, lo scorso sabato 11 novembre l’esemplare ha lasciato la sua gabbia, seminando il panico tra i residenti. Dopo sette ore di ricerca il leone è stato ritracciato, sedato e riconsegnato ai proprietari del circo.

La vicenda ha suscitato grande clamore mediatico, grazie anche ai tanti video condivisi sui social da chi ha avuto modo di riprendere il felino durante la sua fuga, riaccendendo la polemica sull’impiego degli animali, di ogni specie, negli spettacoli circensi e sulla mancanza di una legge che li abolisca definitivamente.

«La fuga del leone dal circo di Ladispoli – si legge nel testo che accompagna la petizione del comitato “No al circo con gli animali” – è l’ennesima prova che la detenzione forzata degli animali nei circhi è fonte di pericolo per gli esseri umani (oltre che eticamente e biologicamente scorretta). Sono sempre di più i Comuni “pet friendly” che, da anni, stanno emettendo ordinanze contro l’utilizzo di animali esotici nei circhi, come Roseto degli Abruzzi, Noicattaro, Nardò, Lucca, ecc.  I sottoscritti cittadini, fermamente contrari ai circhi con animali, chiedono al sindaco di Molfetta di emettere un’ordinanza contro i circhi con animali seguendo l’esempio degli altri Comuni citati, dare la precedenza ai circhi senza animali che ne facciano richiesta. I circhi con animali sono diseducativi per i bambini cui dovremmo insegnare il rispetto e l’empatia, evitando di ridicolizzare chi è sfruttato».

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