LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
La sera del 28 novembre 1977, Benedetto Petrone, 18enne operaio, militante comunista, viene ucciso alle porte della sua Bari Vecchia da una squadraccia fascista. Benny è stato esponente di una generazione militante che lottava per il contrasto della gentrificazione della città vecchia, per il diritto allo studio e l’apertura dei luoghi della formazione, per una città che non costruisse progresso a scapito dei suoi stessi cittadini e lavoratori.
Da 46 anni si chiede venga fatta giustizia sul caso. Solo ora, dopo la richiesta dell’ANPI di Bari e della sorella di Benedetto, Porzia Petrone, la magistratura ha fatto chiarezza su ciò che effettivamente successe il 28 novembre del 1977. Non fu l’atto di un singolo, ma un’azione premeditata e organizzata che tolse la vita al giovane Benny.
È stata respinta l’archiviazione della procura, il reato non è prescritto, perché oltre che essere dovuto a motivi politici, è aggravato da futili motivi e crudeltà. Il giudice ha quindi disposto di identificare tutte le persone che avrebbero agito quella sera in concorso con Giuseppe Piccolo, unico all’epoca riconosciuto colpevole e condannato a 22 anni in primo grado, con pena ridotta a 16 in appello, poi morto suicida in carcere nel 1984.
L’ANPI sezione di Molfetta in ricordo di questa crudele e ingiusta uccisione, oggi martedì 28 novembre, alle ore 12 deporrà una corona allo Stadio intitolato al ragazzo, il Benedetto Petrone.
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