DAI BANCHI DI SCUOLA A QUELLI DEL CONSIGLIO, GLI ALUNNI DELLA SAVIO IN VISITA TRA MUNICIPIO E MUSEI ANMIG-EREDI DELLA STORIA

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Molfetta. È stata un’esperienza ad alto valore formativo per i ragazzi della IIIG, organizzata da ANMIG-Eredi della Storia e dal presidente del Consigli comunale Robert Amato
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Piazza Municipio venerdì scorso si è tinta di colori vivaci con l’incursione degli alunni della III G della Scuola primaria di secondo grado “San Domenico Savio”, giunti in visita ai musei dell’associazione ANMIG-Eredi della Storia e del Palazzo di Città, lo scorso venerdì 25 novembre.

Guidata dai loro insegnanti, la visita al museo della Grande Guerra è iniziata alle ore 9.30 tra documenti, reperti, cimeli inerenti al periodo storico che stanno studiando a scuola.

Dopo essere entrati nella sede del museo della prima guerra mondiale, sita in via San Pietro, i giovani studenti hanno osservato con attenzione e curiosità il materiale custodito ed hanno posto una serie di domande al presidente Sergio Ragno, allo storico Michele Fiorentino ed al presidente regionale ANMIG Nico Bufi.

Successivamente, su invito del presidente del consiglio comunale di Molfetta Robert Amato, gli studenti hanno visitato la galleria dei cittadini illustri della nostra città, prendendo poi posto tra i banchi della sala consiliare.

Il presidente Amato ha spiegato l’importanza istituzionale del luogo in cui si trovavano, cuore pulsante dell’attività amministrativa della città, intitolata al compianto Gianni Carnicella, vittima nel 1992 innocente di un omicidio.

In seguito, la III G ha visitato il museo della Seconda Guerra Mondiale.

«È stato un momento significativo – il commento del presidente di Eredi della Storia, Sergio Ragnodurante il quale gli alunni hanno preso coscienza dei sacrifici fatti da molti nostri concittadini che si sono immolati per la difesa dalle Patria, per la libertà, per il bene comune.

Quello che sorprende è l’interessamento, la curiosità, il voler conoscere, il toccare con mano, quanto appreso sui libri di storia, a dimostrazione che i giovani hanno bisogno di esempi e di essere accompagnati nel loro percorso di crescita da adulti preparati, che li sappiano ascoltare, e che usino un linguaggio adatto alle loro istanze».

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