ASM E MULTISERVIZI, RINASCERE MOLFETTA: «L’AMMINISTRAZIONE SI INVENTA UNA CITTÀ CHE NON C’È»

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Molfetta. In consiglio comunale con Felice Spaccavento, il movimento politico Rinascere Molfetta ribadisce le sue perplessità su decoro e igiene urbana
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Dopo la riflessione su ASM dai democratici molfettesi, torna a battere sull’argomento discusso nel Consiglio comunale di mercoledì 29 novembre, il movimento politico Rinascere Molfetta, che attraverso le parole di Felice Spaccavento ribadisce le sue perplessità in materia di decoro e igiene urbana.

«Il Consiglio Comunale ha approvato l’assetto delle partecipazioni detenute dal Comune di Molfetta. Un consiglio acceso – afferma Felice Spaccavento, Consigliere Comunale di Rinascere Molfetta – che ha rivelato una preoccupante evidenza: mentre gli standard di igiene pubblica e decoro  urbano si sono drammaticamente abbassati – anche in riferimento alle città limitrofe – la maggioranza favoleggia di una città che non c’è.

Si tenta di rifilare ancora una volta la storia dell’amministrazione del fare dell’isola felice, della smart city moderna dove tutto funziona. Peccato che i cittadini la loro città la vivano e la vedano con i propri occhi ogni giorno: non se la devono far raccontare. Peccato che i conti dell’ASM siano in gravissimo affanno da almeno quattro anni, mente la raccolta differenziata è in calo significativo. Peccato che la Multiservizi non riesca a gestire adeguatamente i servizi di cui è responsabile (come il verde urbano e la pubblica illuminazione) e che questi vengano affidati persino ad altre aziende private (come nel caso delle aiuole di Piazza Cappuccini: quasi 33 mila euro per tre anni di manutenzione; come nel caso delle aiuole commemorative per don Tonino Bello e Papa Francesco: quasi 18 mila euro per un anno). Peccato, davvero.

È toccato all’opposizione riportare Sindaco e amministrazione con i piedi per terra, dove vivono i cittadini che quotidianamente fanno i conti con una città sporca e disorganizzata, dove le municipalizzate non riescono a far fronte alle esigenze di una città di 57 mila cittadini.

La maggioranza dimostra di non avere le competenze manageriali e la visione per gestire delle Aziende Multiutilities nel 2023. Il retaggio delle aziende pubbliche come carrozzone e bacino elettorale pare compromettere drammaticamente la vita e lo sviluppo delle nostre aziende. Le aziende pubbliche possono essere una risorsa inestimabile, ma questa Amministrazione lascerà macerie dopo questa pagina drammatica di gestione della nostra città.

Siamo molto preoccupati, per esempio, per la questione SANB, ovvero del consorzio che per legge deve occuparsi dei servizi di igiene urbana al posto della ASM. L’Amministrazione cincischia e temporeggia, mettendo a rischio gli interessi della città ogni giorno di più. Un rischio molto preciso: la svalutazione dell’ASM. Il tema – conclude Spaccaventoè che sullo sfondo di questi Consigli Comunali, in cui si ripetono sempre le stesse cose, c’è una delicata negoziazione per quantificare il valore dell’ASM (e quindi i rapporti all’interno della SANB). Purtroppo, però, le performance dell’azienda diventano ogni anno peggiori. Di chi stiamo facendo gli interessi?».

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