MEDAGLIA D’ORO A NATALE AMATO, VITTIMA DEL DISASTRO DEL MOBY PRINCE: LA FAMIGLIA ATTENDE DA 15 ANNI IL CONFERIMENTO

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Molfetta. Attribuita al marittimo per onorare gli oltre vent’anni di navigazione, la medaglia d’oro non è mai stata consegnata alla famiglia Amato
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Dopo quindici lunghi anni di attesa, non è stata ancora conferita la Medaglia  d’Onore per lunga navigazione di primo grado alla memoria di Natale Amato.

Vittima a 53 anni del disastro del traghetto di linea Moby Prince, che prese fuoco a causa di una collisione con un’altra imbarcazione al largo di Livorno il 10 aprile del 1991, in cui persero la vita altri tre marittimi molfettesi, Natale Amato era stato insignito del prestigioso riconoscimento con decreto del Presidente della Repubblica il 23 ottobre 2008.

La comunicazione ufficiale giunge ai familiari a ottobre dell’anno successivo, ma dell’attesa Medaglia d’Oro non c’è ancora traccia.

Meccanico navale di seconda classe, iscritto al n. 16172/1 del registro delle matricole della gente di mare del Compartimento Marittimo di Molfetta, Natale Amato aveva alle spalle una stimata carriera maturata in ben 22 anni di navigazione.

A definire i contorni della vicenda, il figlio Fabio, che spiega: «Non è possibile che ci sia tanto ritardo nella consegna di questi illustri riconoscimenti. Possiamo capire le lungaggini burocratiche e organizzative, ma quindici anni sono veramente troppi. Ne sono passati oltre dieci dalla lettera inviata da mia madre per il tramite della Capitaneria di Porto di Molfetta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui seguì invece una velocissima risposta. La causa del ritardo, spiega la lettera, dipende dalla carenza di fondi stanziati dal Ministero per l’acquisto delle medaglie e, anche, dal prezzo sempre crescente dell’oro. Di questo passo non oso immaginare in quale data futura avverrà, se mai avverrà, la consegna dell’onorificenza, che premia invece la puntuale professionalità con cui mio padre ha svolto il suo duro lavoro. Un lavoro che, come per altri colleghi, è costato addirittura la vita».

Nella missiva che il Ministero dei Trasporti ha inviato ad Anna Viliani, vedova del compianto Natale Amato, specifica che, con l’ultima spedizione effettuata in data 11 dicembre 2012, erano state consegnate le medaglie reclamate con le istanze pervenute a ottobre del 2002.

Sempre nella lettera, sottoscritta il 17 settembre 2013, si legge che “gli stanziamenti per l’acquisto di onorificenze sono esigui e spesso oggetto di riduzione o di blocco totale dei fondi, a fronte di un prezzo dell’oro sempre crescente”.

A conclusione della lettera, si legge che, prima di Natale Amato, restavano all’epoca da insignire, in ordine cronologico, altri 2654 marittimi. Con questi elementi alla mano, si fa sempre più remota l’ipotesi che la Medaglia venga attribuita in un prossimo futuro ai familiari del compianto Natale Amato, che hanno voluto sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica un ritardo che definiscono inammissibile.

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