LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
Dopo le rimostranze del centrosinistra, anche il centrodestra molfettese, attraverso il esprime forti dubbi sulla realizzabilità delle opere pubbliche inserite nel bilancio di previsione 2024/26, approvato dalla maggioranza in Consiglio Comunale lo scorso 19 dicembre.
Nel comunicato stampa a firma dei consiglieri comunali Pietro Mastropasqua, Mauro Binetti e Ippolita Germinario e dei coordinatori cittadini Adamo Logrieco (Fratelli d’Italia) e Michele La Grasta (noi Moderati) si legge: «Negli ultimi due consigli comunali l’amministrazione ha presentato il bilancio di previsione per il prossimo triennio, spiegando come il nostro Comune intenda spendere i soldi dei cittadini molfettesi, e il DUP (documento unico di programmazione), nel quale sono indicate le opere pubbliche che intende realizzare.
I nostri consiglieri comunali hanno votato no al programma presentato e hanno deciso di non partecipare alla discussione sul bilancio a causa di possibili illegittimità sul punto, legate alla mancata effettiva copertura economica del piano delle opere pubbliche. Un bilancio, dunque, che non può essere considerato del tutto veritiero e corretto rispetto alla realtà dei fatti, ragione per la quale si è voluto dare questo forte segnale politico.
La solita “stampella rossa” del Sindaco Minervini ha impedito al dibattito consiliare, comunque surreale, di mostrarsi per quello che è: senza un vero confronto e con una Amministrazione che parla solo a sé stessa. Del resto, era un bilancio già pronto e senza possibilità di modifiche. Tra ciò che l’Amministrazione intende fare e le coperture di spesa previste sembra esserci una grossa l’incongruenza, che può valere milioni di euro.
Ad oggi, tutte le opere pubbliche presenti all’interno della programmazione triennale non risultano aggiornate (ossia, trattasi di progetti vecchi) e anche la spesa ipotizzata per la loro realizzazione non ha subito modifiche, nonostante il prezziario regionale nel frattempo abbia subito forti aumenti per i lavori.
In pratica, per la nostra Amministrazione un’opera pensata quasi un decennio fa, realizzata da qui ai prossimi tre anni dovrebbe avere lo stesso prezzo che avrebbe avuto in origine. Un paradosso, alla luce dell’aumento esponenziale dei costi che si è registrato per tutte le opere completate negli ultimi mesi. A ciò si aggiunga anche la mancata precisazione di quali siano i livelli di priorità di realizzazione delle stesse opere, prova certa che a Molfetta si naviga a vista.
Il rischio ancora oggi dopo tanti anni di amministrazione targata Tommaso Minervini è quello di vedere altre opere incominciate e mai terminante (es. il Giardino delle Aloe e l’Area mercatale) o completate tardivamente con aumenti di costi e annesse varianti in corso d’opera (es. Biblioteca comunale). Insomma, con questi ultimi due Consigli Comunali si sono gettate le basi per continuare a governare nel peggiore dei modi la Città, con la solita mancanza di linearità e chiarezza di idee.
Per il resto, manca qualunque “politica” in molti settori: commercio, cultura, politiche giovanili, agricoltura, urbanistica, solo per fare alcuni esempi. Sull’opera Porto si attendevano proposte dall’Amministrazione, ma pare si sia deciso di proseguire sulla solita strada perseguita sino ad ora, nonostante si stia lasciando più di qualche “ferito” per strada.
E allora, sig. Sindaco, quale dibattito la sua Amministrazione avrebbe voluto affrontare? Rispondiamo noi: l’ennesima presa in giro ai molfettesi. L’Aula consiliare non merita simili offese».
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