LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
Tantissimi i giornali, locali e nazionali, che nelle scorse ore hanno parlato dell’assurdo atto vandalico andato in scena in piazza Vittorio Emanuele durante la notte di capodanno.
Mentre in piazza Municipio la città festeggiava l’arrivo del 2024, in una delle piazze più “calde” di Molfetta un gruppo di ragazzi, tra cui diversi minorenni, distruggeva un’auto in sosta rendendo impraticabile l’intera zona.
Alla condanna unanime delle opposizioni, si aggiunge anche quella del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, guidato da Adamo Logrieco, che sottoscrive una nota stampa in cui si condanna la mancanza di controllo annunciata dall’amministrazione comunale.
«La città di Molfetta inizia il 2024 nel peggiore dei modi. Avremmo voluto balzare all’onore delle cronache nazionali per un riuscitissimo e partecipato Capodanno in piazza, e invece siamo diventati tristemente noti per gli atti di delinquenza di un branco di giovani criminali diventati virali sui social.
E quindi, mentre Sindaco e Assessore al turismo si scattavano il selfie di rito in una piazza semipiena, nel resto della città si consumava il delirio di onnipotenza della microcriminalità, ormai organizzata.
Siamo costretti a ripercorrere i capitoli di questa triste saga dell’assurdo, partendo dall’Assessore alla Sicurezza che, nel pomeriggio del 31 dicembre, annunciava alle testate giornalistiche di aver blindato la Città, con particolare riferimento a certe “zone calde”, tra le quali primeggiava Piazza Vittorio Emanuele.
Quella stessa piazza nella quale, a partire dalle 23:30 e sin dopo la mezzanotte, i residenti hanno dovuto assistere impotenti a scene di guerriglia urbana, con la strada chiusa al traffico da un gruppo di esaltati per consentire agli stessi di detonare in serenità le centinaia di fuochi pirotecnici avanzati da un anno intero di esplosioni pressoché quotidiane.
Per concludere in bellezza il loro operato, questi giovani criminali hanno ben pensato di trascinare un’automobile parcheggiata, di ribaltarla a centro strada e, infine, di farcirla di botti esplosivi. Tutto questo in uno spazio temporale di oltre mezz’ora. Nonostante quella fosse una zona particolarmente sensibile e da “blindare”, per usare gli stessi termini dell’assessore Roselli, i cittadini non hanno visto alcun presidio in piazza.
Oggi, tutta l’Italia ha l’immagine di una Molfetta pericolosa e, quindi, inospitale, con un danno alla sua immagine incalcolabile. Eppure, nella nostra città la “malavita” che ha fatto impallidire l’Amministrazione è composta da un gruppo di una quindicina di ragazzini con la criminalità come modello di vita.
Un doppio, grave, fallimento: il primo è rappresentato dall’incapacità dell’Amministrazione di contrastare questi fenomeni con l’educazione; il secondo, dell’assessorato alla sicurezza, che non ha saputo arginare quindici giovani imbecilli dopo aver proclamato di aver imbastito un eccellente piano di sicurezza per il Capodanno.
Per ora, la risposta del Sindaco si è limitata ad uno sciatto comunicato stampa attraverso il quale ha praticamente indicato la Prefettura ed i Carabinieri come i responsabili istituzionali dell’accaduto, scaricando ad altri questa “patata bollente”. Un comportamento alquanto discutibile del primo cittadino, che, anziché fare mea culpa sui propri errori, attacca altre istituzioni.
Noi, nel frattempo, ci interroghiamo su quali sarebbero state le conseguenze se l’autovettura vandalizzata fosse stata, ad esempio, alimentata a metano. Probabilmente staremmo piangendo qualche nostro incolpevole concittadino.
Molfetta non merita tutto questo. I molfettesi meritano persone competenti nelle Istituzioni comunali. Fratelli d’Italia, quindi, chiede con massima fermezza le dimissioni dell’assessore Roselli, affinché Sindaco e Amministrazione diano immediatamente un forte segnale politico di rottura.
Esprimiamo, infine, massima fiducia nell’operato delle forze dell’ordine, Carabinieri su tutte, e della Magistratura. Siamo certi che chi ha deturpato l’immagine della nostra Città e messo in grave pericolo i molfettesi sarà presto assicurato alla Giustizia».
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