ZES E ZONA FRANCA DOGANALE, I SINDACI DEL TERRITORIO PRONTI A FARE RETE

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Molfetta. Di seguito l'esito dell'incontro tra i Sindaci del territorio e il commissario Guadagnolo che si è svolto in città lo scorso 26 gennaio
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Il messaggio è arrivato forte e chiaro. I Sindaci del territorio e le loro Comunità sono pronti ad accogliere le sfide che arriveranno nell’imminente futuro e a scommettere sullo sviluppo economico ed occupazionale garantito dalla Zes e dalla Zona Franca Doganale, già perimetrata e approvata, individuata nel territorio di Molfetta. Nell’area del nuovo porto. L’unica a nord di Bari. Una delle pochissime in Italia.

Ad oggi le uniche zone franche doganali perimetrate e approvate con decreto dall’Agenzia Dogane e Monopoli, sono quelle inserite nella Zes Adriatica Puglia-Molise. Anche di qui l’importanza storica che ne deriva.

Lo ha ricordato l’ingegner Manlio Guadagnuolo, commissario straordinario del Governo per la Zes Adriatica Puglia-Molise, nel suo intervento all’incontro voluto dal Sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e dall’Associazione Imprenditori Area industriale di Molfetta con la sua presidente, Maddalena Pisani.

Una relazione accorata è stata sviluppata dal vice presidente della Commissione bilancio della Regione, il consigliere regionale Saverio Tammacco, il quale si è detto perplesso in merito alla volontà del Governo di accentrare la burocrazia a Roma, cosa che, se fosse confermata, rischia di vanificare le motivazioni stesse per cui erano state individuate le ZES, che esigono una burocrazia essenziale e veloce, come il commissario straordinario Guadagnuolo ha assicurato, per snellire le procedure e ad accorciare i tempi e per consentire agli imprenditori di ottenere subito risposte ed autorizzazioni.

I Sindaci dei Comuni di Giovinazzo, Bisceglie, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Bitonto e Corato sono tutti pronti a fare rete e concordare uno sviluppo armonioso tra loro, sfruttando le peculiarità di ogni territorio. Il Commissario Guadagnuolo ha chiarito che oltre ai benefici del credito fiscale per le zone Zes, l’area franca doganale aggiunge la sospensione dell’IVA e dei dazi per le merci importate dall’estero.

Di positivo c’è che l’area Zes si è estesa a tutto il territorio dei comuni e questo consente di realizzare qualsiasi tipo di iniziativa volta allo sviluppo del territorio, industria, manifatturiero, turismo, economia circolare, energetico e agricoltura.

Dal primo gennaio, lo ha precisato il Commissario Guadagnuolo, la legge prevede che per i comuni che erano già in Zes le istante si possono presentare allo sportello digitale unico del commissario, per i comuni che sono diventati Zes dal primo gennaio, le istanze devono essere presentate agli sportelli Suap dei Comuni che poi devono trasmettere le istanze al commissario, cosa che vale anche per le richieste di variante urbanistica. I progetti da presentare devono essere esecutivi.

«Qui facciamo i fatti. La Zes e la Zona Franca doganale rappresentano una opportunità storica che tutti siamo chiamati a cogliere – ha detto il Sindaco Tommaso Minervini – nelle nostre città, con i tassi di natalità che continuano a scendere, è importante aumentare la redditività delle nostre Comunità.

Una visione ben chiara: concentrarsi sullo sviluppo e l’occupazione, questo non si può fare da soli perché lo sviluppo deve essere territoriale. La collaborazione dei Sindaci del territorio è cominciata già da tempo. E’ importante una interlocuzione proficua tra i Sindaci e la Regione e la Città metropolitana, e le Istituzioni dello sviluppo, come ci ha insegnato Antonio De Caro – ha concluso Minervini – concetto ribadito da tutti i Sindaci e Comuni intervenuti».

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