“L’ITALIA SPACCATA – NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA”, L’ASSEMBLEA PUBBLICA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MOLFETTA

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Molfetta. Durante l'assemblea si spiegheranno i contenuti di questo disegno di legge che sta dividendo l'Italia. L'appuntamento domani 22 febbraio presso la sede del Partito Democratico
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Passa anche da Molfetta la “campagna d’inverno” lanciata nelle scorse settimane dal Partito Democratico della Puglia per contrastare, su tutto il territorio regionale, l’autonomia differenziata voluta dal governo di destra guidato da Giorgia Meloni. Giovedì 22 febbraio, infatti, alle ore 18.30 si terrà un’assemblea pubblica presso la sede del Partito Democratico di Molfetta sul tema “L’Italia spaccata – No all’autonomia differenziata”. 

All’evento parteciperanno Domenico De Santis, segretario regionale del Partito Democratico, l’on. Marco Lacarra, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ed Elvira Tarsitano, Presidente dell’assemblea provinciale del PD.

A introdurre l’iniziativa sarà Alberto D’Amato, consigliere comunale e segretario del Partito Democratico di Molfetta.

«È importante informarsi e conoscere i contenuti di questo disegno di legge proposto dal ministro leghista Calderoli – spiega D’Amato nel presentare l’iniziativa – perché le conseguenze che potrebbero derivarne, se fosse approvato in via definitiva, sarebbero disastrose soprattutto per il Sud Italia.

L’autonomia differenziata ha come obiettivo quello di dividere definitivamente il Paese e di aumentare le diseguaglianze che già esistono tra il Mezzogiorno e le regioni del nord, in tutti i campi dalla sanità ai trasporti, passando per l’istruzione, l’università, le politiche sociali.

Contro questa riforma occorre mobilitarsi con grande forza e determinazione, compattando un fronte di opposizione ampio e unito di forze politiche e sociali in grado di contrastare un progetto che rischia di portare alla disgregazione del nostro Paese, per un bieco accordo di potere tra Lega e Fratelli d’Italia, e a un ulteriore impoverimento delle regioni meridionali. Ora è il momento di fare sentire forte la nostra voce per difendere i nostri diritti e ribadire che l’Italia è una e indivisibile».

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