CRISI STABILIMENTO BOSCH, LA NOTA STAMPA DI RIFONDAZIONE MOLFETTA

Molfetta. Rifondazione chiede di inserire la vertenza Bosch nel prossimo Consiglio Comunale e che con le altre amministrazioni si avvii un percorso per tutelare il diritto dei lavoratori
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Giovedì 28 marzo si è tenuto presso la Regione Puglia un incontro tra l’Assessore al Lavoro Leo Caroli, i vertici della Bosch e i rappresentanti sindacali per verificare lo stato di attuazione dell’accordo sottoscritto a luglio 2022 e in scadenza il 2027.

Dall’incontro è emersa la totale disattesa delle garanzie (messe nero su bianco in quell’accordo), per cui non solo non sono ancora arrivate le nuove produzioni necessarie a compensare i 700 esuberi, ma si è anche registrato il forte calo sia del diesel che della produzione di motori per e-bike.

Questo determinerà nei mesi e negli anni a seguire una aumento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori e a medio termine il rischio di chiusura dello stabilimento. Anche la Regione Puglia ci sta mettendo del suo nel disattendere le garanzie riportate nell’accordo. Nessun euro è arrivato alla Bosch per formare i lavoratori alle nuove produzioni.

In questo quadro drammatico per centinaia di lavoratori molfettesi della Bosch, vogliamo ricordare al Presidente del Consiglio comunale che a febbraio dell’anno scorso il nostro Consigliere comunale Giovanni Infante ha protocollato un ordine del giorno sulla vertenza Bosch.

Auspichiamo che gli ultimi eventi spingano il Presidente ad inserire l’ordine del giorno sulla Bosch nel primo Consiglio Comunale utile e che, subito dopo, si avvii un percorso con le altre amministrazioni dell’Area Metropolitana per tutelare il diritto al lavoro di tutti gli operai della Bosch.

 

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