L’ANEB MOLFETTA APRE IL MESE DI GIUGNO CON UNA CONFERENZA SUL TERREMOTO DI MESSINA DEL 1908

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Molfetta. La relazione del prof. Giuseppe Cannizzaro sarà accompagnata dalle letture a cura di Carmela Germinario e Anna Mosca
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Il programma delle iniziative per il mese di giugno predisposto dal Consiglio Direttivo dell’ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) sezione di Molfetta, presieduta dal prof. Michele Laudadio, abbraccia vari settori culturali: storia, cinema, medicina, letteratura, musica, pittura.

La prima attività di giugno sarà una conferenza sul tema “Il terremoto di Messina del 1908: disastro fisico e amministrativo” , che avrà luogo giovedì 6 giugno 2024 alle ore 18,30 nella sede sociale in Via Cap. De Candia n.90 a Molfetta.

Relatore sarà il prof. Giuseppe Cannizzaro, già Dirigente Scolastico dei Licei Classico e Scientifico di Molfetta, che illustrerà non solo i fatti storici del terremoto di Messina del 1908 e le conseguenze ambientali di questo disastro (furono distrutte tra il 70% e il 100% delle costruzioni del territorio compreso tra Messina e Reggio Calabria) ma anche i ritardi nei soccorsi e le manchevolezze amministrative.

La relazione sarà accompagnata dalla lettura – a cura di Carmela Germinario e Anna Mosca – delle cronache del terremoto riportate dai quotidiani siciliani e nazionali dell’epoca e dalla proiezione di alcune immagini.

Il ricordo di un evento tragico è di per sé doloroso ma lo diventa ancora di più quando coinvolge persone della tua città che forse hai conosciuto. Un esempio è il terremoto che il 28 dicembre del 1908 colpì le città di Messina e Reggio Calabria, uno degli eventi più tragici del nostro Paese.

Nel terremoto del 1908, che rase al suolo Messina, si registrarono 80 mila vittime tra cui la moglie (Maria Minervini) di Gaetano Salvemini, storico, politico, antifascista molfettese, i suoi cinque figli: Filippo, (a cui fu intitolata la Scuola dell’Infanzia “Filippetto” ubicata in Via Bari a Molfetta), Leonida, Corrado, Ugo ed Elena, e una sorella. Il dolore provocato da quell’evento tragico non riuscì, tuttavia, a spezzare la tempra eccezionale di Gaetano Salvemini.

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