LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
Oggi 13 giugno, giorno della morte di Sant’Antonio si ricorda e festeggia il Santo dei Miracoli, chiamato così per i tanti prodigi che gli sono stati attribuiti sia quando era in vita sia dopo la sua morte.
Nato a Lisbona nel 1195 Sant’ Antonio entrò a far parte dei seguaci di San Francesco d’Assisi che conobbe personalmente e che lo volle come insegnante di teologia proprio per le sue capacità comunicative oltre che per la sua preparazione.
Sant’Antonio viaggiò molto soprattutto in Italia dove ha lasciato un segno profondo. Morì a Padova a soli 36 anni nel 1231. Il culto di Sant’Antonio si diffuse rapidamente in tutta Europa dove sono tantissime le reliquie sparse in chiese e santuari. Punto di riferimento in Italia è la Basilica di Sant’Antonio a Padova meta di pellegrinaggi nonché opera architettonica di grande rilevanza e prestigio.
Sant’Antonio come si diceva è venerato in tutto il mondo cattolico e tante sono le curiosità sulla sua figura. In Sud America è chiamato “casamenteiro”, ovvero colui che aiuta a trovare l’anima gemella e quindi a realizzare il “casamento”, ovvero il matrimonio.
A questo proposito a Padova da qualche anno i frati presso la Basilica a lui dedicata è nato il progetto “Sant’Antonio Casamenteiro” rivolto a singole anche adulti in cerca della dolce metà.
Anche la tradizione del pane di Sant’Antonio ha origine con un miracolo che vede come protagonista un bambino, Tommasino. Secondo la leggenda infatti un bimbo di venti mesi, Tommasino “figlio di buoni genitori che abitavano proprio vicino alla chiesa del Santo, un giorno, giocando vicino ad un recipiente d’acqua cadde dentro e annegò.
Trovato il figlio senza vita, la madre non si rassegnò, ma si affidò a Sant’Antonio e fece voto di distribuire ai poveri tanto grano quanto era il peso del bambino, se fosse ritornato in vita. Passarono ore e la donna continuò a pregare e ad invocare il Santo finché il bimbo morto ritornò in vita.
La promessa fu mantenuta e da allora la devozione a Sant’Antonio incominciò a diffondersi, attraverso la distribuzione del pane ai poveri, con il nome di “peso del bambino”.
Da questo episodio, nasce il “pondus pueri”, una preghiera con la quale i genitori in cambio di protezione per i propri figli, promettevano a sant’Antonio tanto pane quanto fosse il loro peso.
Come da tradizione anche a Molfetta al termine della “Tredicina” iniziata il 31 maggio il Santo viene festeggiato con messe ed eventi. Oggi alle ore 11 si terrà la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi Domenico Cornacchia.
Questa sera, invece, alle ore 20.30 sarà possibile partecipare alla Liturgia dei Simboli che si svolgerà sempre nella Chiesa di Sant’Andrea, nel centro storico, dove il santo è venerato e dove risiede l’omonima Confraternita. Un altro momento comunitario, previsto per domani 14 giugno, è la Tredicina dei Bambini con il loro affidamento al Santo.
Il momento clou, invece, si terrà domenica 16 giugno quando dalle ore 18.30 l’effige del Santo verrà portata in processione secondo il seguente itinerario: via Piazza, Corso Dante, via Sant’Angelo, via Sigismondo, via Domenico Picca, via Annunziata, Piazza Paradiso, via Immacolata, via Paradiso, via Roma, corso Margherita, via Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, Corso Dante e via Piazza.
I festeggiamenti si chiuderanno martedì 17 giugno con la Santa Messa in suffragio dei Confratelli e delle Consorelle defunti.
Foto di Luigi Gadaleta
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