MASSICCIA INVASIONE DI MNEMIOPSIS LEIDYI NELLE ACQUE DI MOLFETTA, INNOCUI PER L’UOMO MA DANNOSI PER L’ECOSISTEMA MARINO

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Molfetta. Si tratta di organismi simili a meduse ma non sono pericolosi per la salute umana ma dannose per l'ambiente marino
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Continuano le segnalazioni da parte di bagnanti sulla presenza massiccia nelle acque di Molfetta di animaletti simili a piccole meduse. Si tratta di organismi noti scientificamente come Mnemiopsis leidyi che a differenza delle meduse non sono pericolosi per la saluta umana.

Le Mnemiopsis leidyi fanno parte del gruppo dei Ctenofori. Chiamate anche noci di mare, sono trasparenti, gelatinose e luminescenti e misurano pochi centimetri. Come il granchio blu, anche la Mnemiopsis leidyi è una specie aliena. L’organismo, infatti, è originario dell’Atlantico e come succede per altre specie invasive è arrivato dalle nostre parti attraverso l’acqua di zavorra delle navi. Questi organismi sono presenti nell’Adriatico e nel Tirreno ormai da diversi anni con un aumento notevole della loro presenza favorito dal riscaldamento dei mari e dall’intensificarsi dei traffici marittimi.

Come si diceva sono simili nell’aspetto alle meduse, ma a differenza di queste ultime non hanno cellule urticanti. Quindi non possono causare fastidi come irritazioni o ustioni alla pelle. Tuttavia per la loro prolificità danneggiano l’ecosistema marino. Infatti le Mnemiopsis leidyi sono veraci predatrici di zooplancton, di larve e uova di pesce, provocando un impatto negativo sul pescato. Per questo la Mnemiopsis è nella lista delle 100 specie aliene più invasive al mondo.

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