IL SINDACO MINERVINI SULL’AGGRESSIONE AGLI AGENTI DELLA POLIZIA LOCALE: «VIOLENZA INACCETTABILE. CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE»

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Molfetta. Lo scorso 26 agosto due agenti della Polizia Locale sono stati aggrediti da un uomo senza patente che non si era fermato al posto di blocco
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Lo scorso lunedì 26 agosto, a Molfetta, in via Molfettesi d’America, gli agenti della Polizia Locale sono stati vittime di un’aggressione da parte di un uomo alla guida di una Vespa. Il motociclista, ignorando l’alt dei poliziotti, ha accelerato tentando di fuggire.

Gli agenti lo hanno inseguito e sono riusciti a fermarlo dopo pochi metri. Una volta fermato, il motociclista ha minacciato gli agenti e ha tentato una seconda fuga, che è stata nuovamente bloccata dalla Polizia Locale.

Durante il controllo, è emerso che l’uomo era privo di patente e piuttosto che arrendersi ha iniziato ad aggredire fisicamente gli agenti con calci, pugni e graffi che per difendersi e immobilizzarlo, sono stati costretti a utilizzare lo spray al peperoncino.

Il 33enne residente a Molfetta, è stato arrestato. I due agenti coinvolti nell’episodio sono stati portati al pronto soccorso, dove hanno ricevuto una prognosi di dieci giorni. Il 29 agosto, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani ha convalidato l’arresto, e l’uomo dovrà rispondere delle accuse di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Di seguito il commento del Sindaco Tommaso Minervini sulla vicenda.

«Quanto riportato dagli organi di stampa in relazione all’aggressione subita, nei giorni scorsi, da due nostri agenti di Polizia locale ci lascia sgomenti. Si tratta di un episodio di violenza inaccettabile. Per questo ci costituiremo parte civile nel processo che ne conseguirà». Così il Sindaco Tommaso Minervini e l’assessore alla Polizia locale Caterina Roselli.

«A nome dell’intera Amministrazione e della Città – continua Minervini –  esprimo la piena e totale solidarietà ai due agenti rimasti feriti. Non si può non rilevare quanto sia diventato rischioso prestare servizio in strada per garantire ordine e sicurezza ai cittadini.

Un rischio per il quale chiediamo massima considerazione da parte della Magistratura specie considerata l’aggressività e l’imprevedibilità di chi si accanisce contro gli operatori in divisa donne e uomini che non possono temere di restare vittime di aggressioni per il solo fatto di compiere il loro dovere. Soprattutto ci auspichiamo che si ponga un freno a questo sentimento di impunità che annebbia la mente di qualcuno».

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