INQUINAMENTO NELL’AREA INDUSTRIALE DI MOLFETTA, QUATTRO INDAGATI

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Molfetta. Nell'indagine risulterebbero indagate quattro persone ai vertici del Consorzio Asi di Bari e dell’Asi spa
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Ieri martedì 3 settembre 2024, il Nucleo Speciale d’Intervento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Roma ha eseguito un decreto di ispezione emesso dalla Procura della Repubblica di Trani contro 17 aziende situate nel consorzio ASI di Molfetta.

L’indagine, che ha visto gli uomini della Guardia Costiera impegnati negli scorsi mesi in attività di acquisizione documentale presso numerosi Enti pubblici (Regione Puglia, Comune di Molfetta, Città metropolitana di Bari, Arpa Puglia, Acquedotto pugliese, Consorzio ASI, Autorità idrica Pugliese) mira a verificare il trattamento dei reflui industriali e il possesso delle autorizzazioni ambientali delle aziende coinvolte, nonché a determinare eventuali danni all’ambiente marino-costiero circostante.

L’operazione ha coinvolto 60 membri della Guardia Costiera, supportati da un elicottero e un Laboratorio ambientale mobile con tre biologi per il monitoraggio ambientale. Hanno partecipato anche tecnici dell’Acquedotto pugliese di Bari e consulenti tecnici nominati dal magistrato.

Sono state notificate quattro “Informazioni di garanzia” ai vertici del Consorzio ASI di Bari e dell’ASI Spa, accusati di inquinamento ambientale ai sensi dell’articolo 452 bis del codice penale e dell’articolo 137 del Testo Unico Ambientale.

Le accuse riguardano lo scarico abusivo di acque reflue che ha causato l’inquinamento della falda acquifera e del sottosuolo. Le persone indagate sono sotto indagine e non potranno essere considerate colpevoli fino a una sentenza definitiva.

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