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MOLFETTA. Arte in sinergia

Molfetta – La pratica dell’incontro, come “uno dei massimi generatori di innovazione creativa”, segna il prologo di un confronto dialettico sulle tematiche dell’arte contemporanea. È “Techné, arte in sinergia”, mostra di quattro giovani artisti, presso la Sala dei Templari, incantevole palcoscenico delle esibizioni più prestigiose nel comune di Molfetta, dal 14 al 28 gennaio 2012, aperto al pubblico dalle ore 18.00 alle 21.00.

Ciascun dei quattro artisti, de Gennaro Daniele, Depalma Vicky, Depergola Michele e Gastaldo Sara, ha sviluppato, secondo un percorso esperienziale unico e ineguagliabile, un tema artistico, senza essere ingabbiato in stereotipi di tecnica, forma o rappresentazione, della pittura, della scultura e della fotografia.

de Gennaro Daniele, fotografo: il linguaggio della tecnica espressiva della fotografia si sviluppa intorno alla struttura figurativa. Il tema centrale delle opere è l’intimità velata dei pensieri delle figure umane, espressa da sguardi disattesi, dalla quotidianità dei gesti reiterati. Raccontano i drammi, le pene, le aspettative nascoste all’occhio dell’osservatore, in cui, tuttavia, è semplice immedesimarsi.

Depalma Vicky, scenografa di formazione e fotografa d’adozione: coltiva l’arte della fotografia come l’esigenza per la scoperta di un mondo “diversamente reale”. I suoi quadri sono un mix di materia e immagini che invitano l’osservatore a un viaggio all’interno di un mondo in cui non esiste regola, tutto è reale nell’irreale, e le città hanno nomi di donna.

Depergola Michele, scultore: nella sua bottega realizza sculture in legno di ulivo, simbolo della sua terra: la Puglia. Le sculture sono rigorosamente realizzate a mano utilizzando scalpello e mazzuolo. L’artista, assecondando l’espressività del legno, estrapola dalla materia, uomini e donne: anime libere da legami e da tormenti.

Gastaldo Sara, pittrice: le sue miniature, oggetti contemporanei contenuti in piccoli cartoni telati, descrivono un mondo a una dimensione medioevale della vita in cui l’esistenza individuale è circoscritta all’interno di una fortezza isolata, ma ricca di persone che interagiscono tra loro: sottile polemica ad un mondo contemporaneo dove la visibilità televisiva, le grandi opere infrastrutturali soffocano l’individualità a vantaggio di un omogeneità universale.

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