Molfetta – Dopo la caduta di Napoleone in Europa tutti i vecchi re tornarono al loro posto. Anche Ferdinando tornò a Napoli e, in accordo con la Sante Sede, decise di snellire la chiesa pugliese, come del resto tutta quella del regno, e darle una vita più consistente che “concorresse a educare religiosamente i cittadini”, anche se, il vero motivo era di natura economica perché bisognava assicurare ad ogni vescovo una congrua di almeno 3.000 ducati. Per questo il 16/02/1818 tra Santa Sede e Regno delle Due Sicilie venne concluso dal cardinale Ercole Consalvi e il ministro Luigi de’ Medici, un nuovo concordato con il quale si sanciva la soppressione di alcune diocesi ed il loro accorpamento. In Puglia, ad esempio, su 70 diocesi, ne dovevano rimanere solo 23.
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