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MOLFETTA. Il Cantastorie: “Santa Rita”

Molfetta – I primi miracoli erano registrati nel Codex miraculorum (il Codice dei miracoli), dove troviamo anche quello di Cicco Barbari. Tra la gente accorsa in chiesa per l’ultimo saluto a Rita, c’è un falegname che non può più lavorare a causa di una grave invalidità alle mani. Si chiama Cicco e, nel vedere il corpo di Rita, dice: «Oh, se non fossi “struppiato”, la farei io questa cassa!». Immediatamente guarisce e gli viene affidato il lavoro dalle monache, che lo conoscevano bene. Così vuole una delle tradizioni, che ricorda come primo miracolato da Rita dopo la morte, l’artigiano che ha costruito la sua bara (detta “cassa umile”), in attesa di prepararne una più degna, decorata da dipinti e fregi di particolare valore simbolico (detta “cassa solenne”).

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