Molfetta – Avevano messo le “mani della città” gestendo a fini privati l’attività dell’Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, in stretto rapporto con uno studio professionale privato dello stesso Comune. Dopo mesi di indagini a cura della Procura della Repubblica di Trani, gli uomini del Corpo forestale dello Stato, con l’ausilo della polizia municipale di Molfetta, hanno ricostruito la fitta rete di interessi e di illegalità che ha praticamente “paralizzato” l’attività edilizia della cittadina a nord di Bari.
Questi i reati ipotizzati dalla Procura di Trani: associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati di corruzione, concussione oltre che dei reati connessi in danno all’ambiente consistenti in vere e proprie lottizzazioni abusive nel territorio di Molfetta, con gravissimi rischi idrogeologici.
Nel corso dell’operazione denominata appunto “mani sulla città” ben cinquantuno sono state le persone indagate e nove le persone arrestate di cui otto poste agli arresti domiciliari mentre numerosissimi sono gli immobili, villette, ristoranti, complessi residenziali oltre all’ex Hotel Tritone, posti sotto sequestro penale.
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