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MOLFETTA. “Vos estis sal terrae”

Molfetta – “Vos estis sal terrae. Salnitro, scienziati e viaggiatori al Pulo di Molfetta tra XVIII e XIX secolo” è il tema scelto per le giornate di studio promosse dall’Associazione Consortile Polje e organizzate in collaborazione con la cooperativa FeArT, i Presidi del Libro ed il Liceo Classico “L. da Vinci”di Molfetta.
Il titolo riprende un brano tratto da una lettera indirizzata dal Giuseppe Maria Giovene a Saverio Mattei, in cui il canonico intende «provare che Cristo, allorquando disse agli apostoli Vos estis sal terrae intese paragonarli al salnitro».
L’attenzione sarà, dunque, puntata sul salnitro, sui numerosi scienziati e viaggiatori che giunsero a Molfetta attratti dal dibattito fiorito intorno alla scoperta di una possibile miniera di “nitro naturale” all’interno del Pulo, notizia che catalizzò l’attenzione di cancellerie e studiosi di tutta Europa. Tesi e interessi contrapposti dettero vita a un intensa polemica, che ebbe la sua influenza sulla stessa attività della nitriera impiantata dai Borboni.
Il convegno, che si è svolto sabato 26 e domenica 27 febbraio 2011, aiuterà a meglio comprendere queste vicende, inquadrandole nel contesto storico in cui si svolsero.
Il programma prevede una sessione di studio sabato 26, a partire dalle ore 16, presso l’Auditorium “A. Salvucci” del Museo Diocesano, con l’intervento di qualificati ricercatori: Italo Muntoni (la riscoperta della nitriera borbonica al Pulo di Molfetta), Gianluigi De Gennaro (la chimica del salnitro), Francesco de Ceglia (il Pulo e l’Europa), Marco Ignazio de Santis (il dibattito scientifico sul salnitro in Europa e nel tardo ‘700), mons. Domenico Amato (Fede e ragione in un prete molfettese del secolo dei lumi. Il fondo Giovene della Biblioteca del Seminario Vescovile), Maria Toscano (The Curious country. Scienziati e viaggiatori alla nitriera del Pulo di Molfetta), introdotti e coordinati dalla dottoressa Francesca Radina. Interverranno anche Giuseppe Poli (la salvaguardia della memoria: la casa museo Poli) e Giuseppe Cannizzaro (riscoperta e valorizzazione di un patrimonio scientifico di fine Ottocento al Liceo Classico di Molfetta).
All’iniziativa, che gode del patrocino della Regione Puglia, della Provincia di Bari, del Comune di Molfetta, hanno già aderito la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari, il Centro Interpartimentale “Seminario di Storia della Scienza” Università degli Studi di Bari, il Centro Studi Molfettesi, la famiglia Poli, il Museo Diocesano e l’ITCGT “Gaetano Salvemini”.

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